ROMA – “Coronavirus? E’ la natura che riporta equilibrio nel pianeta. Siamo troppi e mangiamo troppa carne. Se il mondo fosse stato vegano non ci sarebbe stato il coronavirus“. Ne è convinta Daniela Martani, militante veg ed ex protagonista del Grande Fratello. La Martani, parlando a La Zanzara su Radio 24, attribuisce le responsabilità del contagio al cattivo rapporto che l’uomo ha con gli animali selvatici.
“Noi vegani – dice – siamo gli unici ad evitare che si diffondano questi virus. Mangiando la carne e certi tipi di animali si diffondono i virus. Avete mai sentito di un virus che deriva dai ceci, dai fagioli o dalle verdure?”. “Ma vi siete informati – aggiunge – da dove vengono questi virus, la sars, la peste suina, la mucca pazza? Vengono dal rapporto sbagliatissimo che noi abbiamo con gli animali. La natura si ribella, la natura si riequilibra. Facciamo un esempio. Quando gli agricoltori si lamentano che ci sono troppi cinghiali, che cosa succede? Si ordina di sparare ad un certo numero di cinghiali. Perché la natura non dovrebbe fare la stessa cosa con noi? Noi siamo in troppi. Siccome la natura è intelligente, si riequilibra. Ad un certo punto dice qua siamo al di sopra del limite…Questo virus potrebbe riequilibrare un po’ la popolazione del pianeta”.
Dice poi la Martani : “I vegani hanno meno possibilità di prendere il virus, il sistema immunitario è molto più elevato rispetto a chi mangia carne, quest’anno non mi sono presa nemmeno un raffreddore”. Perché?: “Ci sono due motivi. Il corpo deve essere alcalino ed assumendo cibi acidi si abbassano le difese immunitarie. La carne è uno degli elementi acidi. Seconda cosa. Il 70% degli antibiotici prodotti nel mondo sono utilizzati negli allevamenti intensivi. Quindi quando si mangia un pezzo di carne si fa probabilmente una cura antibiotica.
Fosse vero quello il governo dovrebbe bloccare la circolazione della carne: “Sicuramente una cosa che avrebbe dovuto fermare immediatamente sono i mattatoi e gli allevamenti intensivi. E poi l’area più colpita è la Pianura Padana e lì c’è la maggiore concentrazione di allevamenti intensivi”. (Fonte La Zanzara).