Coronavirus, Walter Ricciardi risponde a Facchinetti: "Parole prive di fondamento" Coronavirus, Walter Ricciardi risponde a Facchinetti: "Parole prive di fondamento"

Coronavirus, Walter Ricciardi risponde a Facchinetti: “Parole prive di fondamento”

“Fa più vittime il coronavirus o il lockdown?”, si domanda Francesco Facchinetti. Gli risponde Walter Ricciardi.

Nell’Italia divisa tra dubbi e polemiche della Fase 3 accade anche che Walter Ricciardi, consigliere del ministero della Salute, si trovi a dover replicare, e smentire Francesco Facchinetti

Il figlio del tastierista dei Pooh, in un video su Instagram, si chiedeva se fosse peggio essere contagiati o restare a casa per via del lockdown.

“Sono affermazioni destituite di ogni fondamento – spiega Ricciardi ospite ad Agorà su Rai 3 – Ho parlato con la collega americana Deborah Birx che avrebbe tanto voluto fare il lockdown, evitare 170 mila morti in America, l’ha detto anche ieri, ma purtroppo non gliel’hanno fatto fare”.

Se torna il coronavirus, a rischio scuola e elezioni

“Se la circolazione del virus riaumenta – sostiene Ricciardi – ci troveremo nelle condizioni in cui sono messe a rischio” sia la riapertura delle scuole il 14 settembre sia le votazioni fissate per il 20 e 21 settembre.

“Dobbiamo mettere sotto controllo questa curva epidemica che si è rialzata – ha spiegato – da noi si è rialzata poco ma in altri Paesi, come la Spagna e la Croazia, si è rialzata moltissimo. Ecco, in quei paesi oggi non si potrebbe votare. In Italia ancora sì”.

“E a maggior ragione – ha proseguito – si potrà votare se tutte le fasce di età, specie quella tra i 20 e i 40 anni, rimodificano positivamente i propri comportamenti”.

“Se questo viene fatto sicuramente si potrà riprendere la scuola il 14 settembre e sicuramente si potrà andare a votare. Se invece questo non succede e la circolazione del virus riaumenta – ha insistito – ci troveremo nelle condizioni, come in altri Paesi in cui queste attività sono messe a rischio, ma speriamo di no”. 

Quando si tornerà allo stadio?

“Dipende dalla circolazione del virus – spiega ancora Ricciardi – se la controlliamo possiamo pensare di riaprire le manifestazioni di massa in una maniera controllata ma con questi numeri non lo possiamo ancora fare”.

Il consigliere del ministero della Salute, insiste sul fatto che al momento “le partite di calcio si possono svolgere solo senza pubblico”.

Le discoteche hanno contribuito a diffondere il virus

Secondo Walter Ricciardi “L’assembramento in discoteca di certo ha contribuito a diffondere il virus”.

“E’ un aumento preoccupante ma ancora siamo nella possibilità di controllarlo”, rassicura in ogni caso l’esperto.

Si poteva fare qualcosa in più? “Certamente sì – spiega – noi abbiamo sempre detto che le discoteche erano un ambiente incompatibile con l’epidemia, perché è un ambiente dove i giovani vanno ad assembrarsi, ad ammassarsi”.

“Era utopistico pensare che si potesse frequentare una discoteca stando a due metri di distanza, con la mascherina. Abbiamo visto delle scene e quelle scene le paghiamo – aggiunge – così come paghiamo le scene di assembramento nei bar e ristoranti quando non si mantiene la distanza di sicurezza, che è il presidio principale”.

“Quando quella viene abbassata, noi sicuramente siamo in grado di vedere in sette giorni o due settimane un aumento di casi, come di fatto sta sistematicamente e precisamente avvenendo”, conclude. (Fonte: Agorà).

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