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Coronavirus: prime immagini dentro la Cecchignola, tra gli italiani in quarantena

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Coronavirus: prime immagini dentro la Cecchignola, tra gli italiani in quarantena. Un frame del video trasmesso dalla trasmissione “Fuori dal coro”

ROMA – Gli italiani che si trovavano in Cina e che sono stati fatti tornare in Italia a causa dell’epidemia di Coronavirus sono stati portati nella città militare della Cecchignola a Roma.

Qui dovranno trascorrere un periodo di quarantena. “Fuori dal Coro”, la trasmissione in onda su Rete 4 e condotta da Mario Giordano, ha intervistato Paolo Ghiddi, uno degli italiani presenti nella struttura. “Staremo qui fino al 20 febbraio”, sottolinea l’uomo collegato dalla cittadella militare dove è in isolamento.

La trasmissione  mostra alcuni video di Ghiddi che si muove all’interno della struttura allestita per loro alla Ceccchignola: dal campo sportivo su cui poter fare delle corse per combattere lo stress, alle partite a calciobalilla con gli altri italiani in quarantena, fino alle camere e alla zona ristoro. Ghiddi spiega che “non manca niente”. L’uomo in quarantena rassicura amici e parenti e precisa: “Cerchiamo di far passare un po’ il tempo”. 

Anche l’Ansa aveva raccontato la quarantena in un articolo pubblico lo scorso 4 febbraio. Nell’articolo si legge anche qui che i presenti si concedono sfide di calcetto e ping pong, corsette intorno al campo. Ai bimbi viene invece permesso di correre nel verde o di disegnare nella hall. Tutti rigorosamente in mascherina e guanti, sempre e sotto l’occhio vigile dei militari.

Gli italiani in quarantena sono alloggiati all’interno del Centro olimpico che si trova nella città militare. “Qui il vero nemico è la noia”, spiegava all’Ansa Michel Talignani, manager modenese di 45 anni, uan delle persone rientrate da Wuhan.

“Per noi, invece, l’unico fastidio è dover usare le mascherine durante l’attività fisica e con il fiatone non è il massimo. Entro la fine di questa quarantena quando tutto sarà finito – dice sorridendo il manager in quarantena – proveremo ad organizzare una partitella amichevole di calcetto ‘Interforze contro appestati'”. E per sdrammatizzare gli internati, durante questa permanenza forzata, hanno fatto alcune richieste molto semplici che sanno di normalità, come la possibilità di mangiare una pizza.

Coronavirus, il bollettino dello Spallanzani.

L’opsedale Spallanzani in cui sono ricoverate le tre persone affette da Coronavirus ha emesso intanto il nuovo bollettino medico. “Il cittadino italiano di ritorno dalla città di Wuhan, – si legge nel bollettino – un caso confermato di infezione da nuovo coronavirus, è in buone condizioni generali e soprattutto senza febbre. Continua la terapia antivirale”.

Prosegue il bollettino: “I due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, casi confermati di infezione da nuovo coronavirus, continuano a essere ricoverati in isolamento nella terapia intensiva del nostro Istituto. Le loro condizioni cliniche sono invariate con parametri emodinamici stabili. Continuano terapia antivirale. La prognosi resta riservata”.

“Le 20 persone, che non presentano alcun sintomo e che hanno avuto contatto con la coppia cinese positiva all’infezione da nuovo coronavirus, sono sempre in buone condizioni generali. Sono risultati tutti ripetutamente negativi ai test per la ricerca del nuovo coronavirus” spiega ancora l’ospedale Spallanzani. “Sono stati valutati, ad oggi, presso la nostra accettazione 64 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi 46, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Diciotto pazienti sono tutt’ora ricoverati: 3 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva e il giovane proveniente dalla Cecchignola), 14 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato. Un solo paziente rimane comunque ricoverato per altri motivi clinici”.

Fonte: TgCom, Ansa 

 

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