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Daniele Bossari: “Il Grande Fratello è stato terapeutico, liberatorio”

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Daniele Bossari: “Il Grande Fratello è stato terapeutico, liberatorio”

MILANO – “Il Grande Fratello è stato terapeutico”: parola di Daniele Bossari. Il vincitore del reality Mediaset, opinionista dell’Isola dei Famosi, sembra rinato da quando ha partecipato al programma.

“Ero restio a parteciparvi, ha raccontato in un’intervista a Vanity Fair. Credevo sarei durato due giorni, poco più. Avevo pregato Filippa (Lagerback, ndr) di riaccogliermi anche se avesse deciso di mollare prima del tempo”.

Bossari dice di non essersi aspettato nemmeno il grande affetto da parte dei fan sui social network: “Non me lo sarei mai aspettato”.

Adesso lo attende l’impegno con l‘Isola dei Famosi: 

“Sono entrato nella Casa con libertà assoluta, svincolato da ogni contratto che non fosse quello del Grande Fratello Vip. Una volta fuori, attraverso Alessia Marcuzzi, c’è stata questa proposta, che ho accettato con grande entusiasmo”.

Lui, che non ha mai fatto l’opinionista di un reality show, ha chiesto consiglio a Mara Venier: 

“Le ho chiesto un consiglio e mi ha suggerito di essere io stesso spettatore: di parlare, dire, fare quello che farei se guardassi la tv dal salotto di casa mia. Cercherò di essere un po’ psicologico ed empatico. Mara, oltre all’esperienza, porta in trasmissione questo suo essere sanguigna, vulcanica, impulsiva. È un fiume in piena, con un lato emotivo irresistibile. Io sarò un po’ quello che sono stato al Gf. Se avrò un’idea la dirò. Un giudizio no, perché credo di non essere nessuno per poter giudicare. Osserverò attentamente le dinamiche di gioco, con le mille sfumature che si portano dietro”.

A Vanity Fair Daniele ha raccontato anche il suo periodo di depressione, spiegando che cosa abbia significato per lui il Grande Fratello Vip: 

“Quando mi hanno proposto di fare il Gf, ho rifiutato. Non avevo voglia di uscire dalla mia caverna, dalla mia comfort zone. Poi, attraverso i consigli di Filippa e del mio agente, ho cominciato a riflettere sul perché rifiutassi di fare questa cosa. Ho capito che il Gf, proprio perché agli antipodi rispetto alla mia idea di televisione, avrebbe potuto essere il giusto rito di passaggio, una sfida iniziatica. Ho avuto come una catarsi, in quella Casa. Ho cominciato a fregarmene: dei miei difetti fisici, delle mie insicurezze, delle mie paure. È stato terapeutico, liberatorio”.

 

 

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