Polemiche nel mondo ebraico su una fiction su Pio XII: ”E’ una patacca propagandistica, un’opera apologetica”, così il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, in un’intervista al mensile ‘Shalom’, ha definito la serie di Raiuno Sotto il cielo di Roma, dedicata alla figura di Pio XII.
La preoccupazione del mondo ebraico – il mensile dedica la copertina del numero di novembre alla polemica sollevata dallo sceneggiato – è che un prodotto culturale con un’impostazione storica ”carente, piena di errori e imprecisioni”, contribuisca a dare una lettura ”assolutoria su scelte, vicende e silenzi del papato di Pio XII che sono ancora oggetto di studi e che ancora attendono di essere vagliate alla luce dei documenti non ancora resi pubblici dagli archivi vaticani”.
“Molto semplicemente direi – ha spiegato Di Segni nell’intervista al direttore di ‘Shalom’ Giacomo Khan – che questo sceneggiato è una patacca, che persegue una finalità ben precisa, quella di dimostrare l’assoluta bontà di quel Pontefice e la giustificazione politica e morale di tutto ciò che ha fatto. La questione quanto mai controversa non si può esaurire con una discussione rapida e semplificata che finisce con una assoluzione finale scontata e apologetica, senza mostrare tutti gli aspetti e tutti i dati”. ”Lo dico con particolare rammarico personale, avendo collaborato a lungo anni fa con la società produttrice del filmato (la Lux Vide, ndr), che quando produceva film di argomento biblico era molto attenta alle differenti sensibilità. Lo sceneggiato di oggi è invece a senso unico, con l’aggravante di una impostazione storica carente, piena di errori e imprecisioni, con scelte politiche gravi, come ad esempio la rimozione delle responsabilità fasciste”.