Domenica Live, Cristina D'Avena racconta: "Mi urlano puffale". E Barbara D'Urso... Domenica Live, Cristina D'Avena racconta: "Mi urlano puffale". E Barbara D'Urso...

Domenica Live, Cristina D’Avena: “Mi urlano puffale”. E Barbara D’Urso…

Domenica Live, Cristina D'Avena racconta: "Mi urlano puffale". E Barbara D'Urso...
Domenica Live, Cristina D’Avena: “Mi urlano puffale”. E Barbara D’Urso…

ROMA – Cristina D’Avena ospite di Domenica Live racconta un aneddoto dei suoi concerti: “Da sotto il palco mi urlano escile, ma anche puffale, non so di cosa parlino”. La cantante, icona di tutti i bambini nati negli anni Ottanta (e non solo) perché cantava le sigle dei più famosi cartoni animati, adesso è diventata idolo dei social network, in una nuova veste provocante che tanto piace a…quelli che la seguivano da piccoli. Quindi non è dificile intuire la battuta della scollata Cristina, e lo capisce anche Barbara D’Urso. “Chi ha inventato questo termine è un genio, perché escile ormai lo scrivono davvero tutti”, commenta tra i sorrisi Barbara D’Urso.

Cristina racconta quando ha lasciato il coro dell’Antoniano, dopo i successi con lo Zecchino d’Oro: “A undici anni si andava in pensione, era una tristezza infinita perché dovevi lasciare il coro, tutti gli amici, c’erano dei pianti… Ci chiamavano i vecchioni”. La D’Avena e la D’Urso hanno poi ballato sulle note de Il valzer del Moscerino, il primo grande successo con cui Cristina vinse appunto il concorso canoro per bambini.

“Alle sigle sono arrivata per caso. A Mediaset cercavano una voce femminile che cantasse le sigle dei cartoni. Era il 1981. Ho iniziato da ‘Bambino Pinocchio’. Nel 1982 poi è arrivata la Canzone dei Puffi”.

Infine qualche ricordo della famiglia: “Mia sorella non piangeva mai. Quando è nata tutti dicevano che era buonissima e non piangeva mai. Io allora le facevo il solletico e così la facevo piangere e venivano da me a dirmi “Che carina che sei”. Anche lei poi è stata, a tre anni, allo Zecchino d’Oro. Mio padre era molto geloso, quando andavo a incidere le prime volte mi accompagnava e guardava l’orologio, voleva che andassi a studiare. Voleva diventassi medico come lui, non ho finito gli studi, ma posso sempre farlo. Mia madre è una mia grande fan”.

Fonte Mediaset Play.

Gestione cookie