Emilio Fede via dal Tg4? “Fosse per me lascerei a Feltri o Liguori”

Pubblicato il 24 Gennaio 2012 - 14:18 OLTRE 6 MESI FA

Emilio Fede (Lapresse)

MILANO – Posto che “tempi e modalità naturalmente non ci sono, non c’è trattativa e l’unica certezza è che non lascio Mediaset, non vengo ‘scaricato’ come qualcuno inopportunamente ha scritto, ma semmai passerò ad altro incarico che non sarà un ‘promoveatur ut amoveatur’ ma un vero e proprio ‘promoveatur'”, Emilio Fede, all’Adnkronos, commenta le voci sui ‘candidati’ alla sua successione alla guida del Tg4, distribuendo voti e giudizi sui papabili, a partire da una netta preferenza: “Se fosse solo per me sceglierei Paolo Liguori”.

Si comincia da Maurizio Belpietro, direttore di ‘Libero’: “Da 1 a 10 gli darei 6, ma dovrebbe rifarsi le labbra”, afferma Fede che prosegue con Franco Bechis, vice direttore di ‘Libero’ che “ha un’aria intelligente, vivace quanto basta, l’anagrafe a suo vantaggio, ma gli do un 2 perché c’è chi televisivamente ne sa più di lui”. Promozione per l’ex direttore del Tg1 Augusto Minzolini cui Fede assegna “un ‘8 e lode’, perché è capace, intelligente, con un discreto fascino televisivo”.

Bene anche il direttore di ‘Panorama’, Giorgio Mulè: “Quanto a professionalità direi 8 ma quanto a impatto televisivo deve fare un po’ di allenamento, per correggere l’inflessione dialettale”, consiglia Fede. A Vittorio Feltri, direttore di lungo corso e attualmente editorialista a ‘il Giornale’, Emilio Fede assegna punteggio e giudizio un palmo sopra gli altri: “10 e lode in tutto, arguto, ironico, con quel grigio nei capelli che accresce la credibilità”. Poi vi sono quelli che Fede definisce “due interni, fuori concorso”, ovvero Paolo Liguori cui va un “umanamente e televisivamente 10 e lode, ma dopo una sana cura dimagrante”, e Claudio Brachino che “è penalizzato dall’altezza, perché una persona troppo alta sovrasta tutti in video e quindi crea disagio nell’interlocutore, ma è un buon professionista e in quanto tale merita 8”.