Eva Henger contro la figlia: "Tutti sapevano di Riccardo Schicchi, non doveva parlarne" Eva Henger contro la figlia: "Tutti sapevano di Riccardo Schicchi, non doveva parlarne"

Eva Henger contro la figlia: “Tutti sapevano di Riccardo Schicchi, non doveva parlarne”

Eva Henger contro la figlia: "Tutti sapevano di Riccardo Schicchi, non doveva parlarne"
Mercedesz Henger a Live Non è la D’Urso

ROMA – Riccardo Schicchi non è il padre biologico di Mercedesz Henger. Una verità quella confessata dalla giovane che però tutti sapevano. Questo a detta di Eva Henger, madre di Mercedesz ed ex moglie del famoso regista e produttore di film per adulti. Lo sapeva chi doveva saperlo. Le famiglie di entrambi, gli amici, i collaboratori, tutte le persone più vicine alla coppia erano a conoscenza della verità. Mercedesz, che ha scoperto la verità quando aveva 17 anni (ora ne ha 28), lo ha svelato pubblicamente ieri sera a Live Non è la D’Urso perché “contattata da una giornalista” che l’avrebbe “minacciata” di rivelare tutto.

Una rivelazione che non è piaciuta a Eva Henger che ha attaccato la figlia sui social network dove, attraverso stories su Instagram, ha raccontato una realtà ben diversa da quella fornita da Mercedesz durante l’intervista con Barbara D’Urso. Eva ha rivelato che tutti, familiari e persone del mondo dello spettacolo, erano a conoscenza del vero legame tra la figlia e Schicchi. Ma proprio quest’ultimo, secondo quanto aggiunto dall’attrice ungherese, aveva chiesto di non parlarne apertamente perché si sentiva il vero padre di Mercedesz.

“Mi dissocio completamente da quello che è successo ieri, l’ho trovato di cattivo gusto. Riccardo è stato un padre esemplare, ha dato la sua vita ai figli. Riccardo voleva che non si parlasse mai di questa cosa in pubblico: è l’unica richiesta che ha fatto perché lui non voleva essere derubato del suo ruolo di padre di Mercedesz. Quello che di fatto è successo ieri sera. Mercedesz è dalla nascita che porta il cognome del padre biologico“, ha spiegato Eva Henger. “Tutti sapevano la verità non solo quattro gatti. Lo sapeva anche Mediaset: da cinque anni Mercedesz firma contratti con il suo vero nome. C’era il patto di non parlarne pubblicamente, un patto rispettato da tutti fino ad oggi. L’unica ed ultima volontà di Riccardo”.

“Ho sempre insegnato a mia figlia: se non vuoi parlare di una cosa basta non parlarne. Se ti ha chiamato un fantomatico giornalista non c’era bisogno di rispondere. Quello che è successo ieri sera si poteva tranquillamente evitare. Non andrò da nessuna parte a parlare di questa cosa perché finisce qui per me. Io porterò sempre rispetto a Riccardo. Mercedesz è caduta proprio in basso“, ha concluso.

Gestione cookie