ROMA – Il Festival di Sanremo si terrà regolarmente tra il 12 e il 16 febbraio, e il conduttore Fabio Fazio elogia la decisione della Rai (che ha deciso che la manifestazione si tenesse prima delle elezioni): ”Il festival è uno spettacolo, fatto di canzoni, ospiti, comici e attori” e dunque ”nessuno può pensare che lo si adoperi per un altro scopo”.
”Sono molto grato all’azienda, al direttore generale, al direttore Intrattenimento Leone: rinviare il festival ci avrebbe costretto a rivedere tutto il nostro progetto”, sottolinea Fazio. ”In questi giorni abbiamo perso comunque del tempo, ma ora ci rimettiamo in moto, siamo qui a lavorare”.
Con l’election day atteso per il 24-25 febbraio, il festival sarà comunque ”anomalo, perché cadrà in una fase di campagna elettorale. E’ evidente che risentirà dei giorni che vivremo, perché è una manifestazione calata nella realtà, nel presente. Ma la par condicio, che è perfettamente regolamentata non vieta di cantare, parlare, ridere o scherzare. Insomma la vita va avanti. E pensare che i festival possano condizionare le elezioni mi sembrava una preoccupazione eccessiva”.
Una preoccupazione che Fazio ha colto ”non da parte della Rai”, piuttosto, spiega, ”ho avuto questa sensazione leggendo le dichiarazioni dei politici. Se il problema fosse stato banalmente tecnico (legato cioè agli obblighi di programmazione per la par condicio), non ne avrei fatto un problema, né in un modo né nell’altro”.
Ora che è ”sceso dallo slittino”, immagine con cui aveva ironizzato qualche giorno fa sul rischio di slittamento del festival, Fazio può concentrarsi con la sua squadra sulla costruzione di uno spettacolo che dovrà avere come cifra essenziale la leggerezza: ”Non abbiamo mai perso la serenità, in questo modo non la perderemo. Lucianina? Immagino che sia contenta”.
E conclude con una battuta: ”Speriamo che ora non cambino la data delle elezioni…”.