SANREMO – Festival di Sanremo, fenomeno Ezio Bosso: boom web-iTunes. Non è solo la fantastica risposta al profilo Twitter dell’account satirico Spinoza. Non è solo l’indubbiamente emozionante esibizione di mercoledì sera sul palco del teatro Ariston. E non è solo la classifica iTunes che lo vede primeggiare, o l’hashtag #EZIOBOSSO che è rimasto il primo trend per otto ore. E’ un po’ tutto questo insieme. E’ la nascita di un fenomeno, il fenomeno Ezio Bosso.
Che, per la cronaca, non è musicalmente uno nato ieri sera al Festival di Sanremo. Anzi. Ezio Bosso, maestro e compositore, è un musicista con un grande curriculum e una carriera solida. Bassista degli Statuto, e autore di una serie di colonne sonore di successo (gli ultimi tre film di Gabriele Salvatores, per esempio).
Ma ieri sera Ezio Bosso è diventato un fenomeno un po’ in tutta Italia. In dieci milioni e passa si sono resi conto di avere in casa un musicista e una persona straordinaria. Basta guardare i numeri. Quando ha cominciato a suonare “Following a Bird” lo share del Festival era al 45%. Quando ha finito era salito di 10 punti. Fino al 55%. Scrive Huffington Post Italia:
il suo album ‘The 12th Room’ (Egea Music) è primo nella classifica di vendita iTunes in Italia e continuano a crescere i like della pagina Facebook ufficiale dell’artista, che è passata in poche ore da 5.000 like a più di 150.000.
Ad aprile Ezio Bosso sarà in concerto in piano solo nei teatri d’Italia con ‘The 12th Room Tour’ (prodotto e organizzato da Intersuoni Srl, divisione Booking & Management Unit BMU). Queste le prime date annunciate: l’8 aprile all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, il 12 aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 14 aprile al Teatro Ermete Novelli di Rimini, il 16 aprile al Teatro Ristori di Verona, il 19 aprile al Teatro Puccini di Firenze e il 22 aprile al Teatro Toniolo di Mestre (Ve).
La carriera di Ezio Bosso. Ha diretto, tra le altre orchestre: London Symphony, London Strings, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Filarmonica ‘900 e Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nel 2011 scopre di essere affetto da una malattia neurologica degenerativa (una forma di SLA) che non limita però la sua creatività. Nel cinema stringe un sodalizio con Gabriele Salvatores, per il quale firma le colonne sonore di Io non ho paura, Quo vadis, baby? e del recente Il ragazzo invisibile.