Jonas Vingegaard, 27 anni, portacolori della corazzata Visma, passista, scalatore di immenso talento ha vinto la 11esima tappa del Tour con una volata al fotofinish sul compagno di fuga Pogacar. Il “re pescatore” ( è il suo soprannome), vincitore di 2 Tour de France (2022-2023), e’ stato la vera sorpresa della giornata. Nessuno si aspettava che il danese, vittima di una rovinosa caduta al Giro dei Paesi Baschi il 4 aprile, potesse recuperare in questo modo. Da oggi Jones ha una certezza in più; Tadej una certezza in meno.
Tappa all’esame del Massiccio Centrale
Tappa n.11, il Tour è entrato nel vivo sostenendo un esame importante: il Massiccio Centrale, regione della Francia centro-meridionale prevalentemente montuosa e collinare. Una tappa con ben 6 GPM e un dislivello di 4.350 metri. Frazione di 211 km, la Evaux Les Bains-Le Bains. Partenza alle 11.30, temperatura bassa,strada bagnata e pericolosa, Lazkano passa per primo sul primo GPM, sei al comando (tra cui Carapaz e Ben Healey). I fuggitivi resistono e trovano il gran caldo: acqua addosso e cubetti e di ghiaccio sulla schiena. Al km 169 i corridori affrontano il Col de Neronne (3.800 metri al 9,1%) ed entrano nella fase più delicata e selettiva. Il gruppo insegue e tiene sotto controllo. Lozkano ed Healy passato in testa. Restano ancora tre GPM di tre categorie diverse, il principale dei quali è il mitico Puy Mary (1.589 metri) ad una trentina di km dall’arrivo . Uae e Visma dettano il ritmo. Pogacar e Vingegaard si marcano stretto.
La svolta sul Puy Mary
Micidiale selezione. Pendenze al 14%. Resta al comando un drappello di corridori. A mille metri dalla vetta attacca Pogacar (31 km dal traguardo) e scollina in solitaria. Discesa veloce, punte di 70 akm/h. Inseguono la maglia gialla Vingegaard,Evenepoel e Roglic. Uno spettacolo. E rischi nelle curve. Vingegaard a 17 km dal traguardo stacca Roglic e si lancia alla caccia del battistrada sloveno che raggiunge allo scollinamento. Pogacar comunque passa per primo. I due “tenori” se ne vanno. Discesa insidiosa.
Ultima salita
Inizia a 9 km dalla linea d’arrivo. Pogacar e Vingegaard aumentano il vantaggio. Si danno cambi regolari. Volano di comune accordo. Scollinano a tre km dal traguardo. Il duello fa impazzire il folto pubblico. Una discesa con 4 tornanti. Finale in leggera pendenza.E volata gomito a gomito. Vince quasi al fotofinish Vingegaard. Vittoria di mezza ruota. È il danese la vera sorpresa della giornata. Jonas oltretutto ha recuperato 35” a Tadej.
L’ordine di arrivo
1. Vingegaard in 4h58” 2. Pogacar (s.t.) 3. Evenepoel (+25”) 4. Roglic (+55”) 5. Ciccone (+1’47) 6. Almeida (+1’49) 7. Adam Yates (+1’49) 8. Landa (+1’49) 9. Rodriguez (+1’55) 10. Gall (2’38).
La classifica generale
1. Pogacar 2. Evenepoel (1’06) 3. Vingegaard (+1’14) 4. Roglic (+2’45) 5. Almeida (+4’20) 6. Rodriguez (+4’40), 7. Landa (+5’38), 8. Adam Yates (+6’59), 9. Ayuso (+7’9),10. Ciccone (+7’36).