ROMA – Da Genny ‘a Carogna a Genny Savastano, il figlio del boss di Gomorra, la serie. Tutti pazzi per Genny, il diminutivo al momento più mediatico d’Italia. Se una realtà tanto incredibile quanto reale ci ha imposto l’ingombrante figura di Gennaro De Tommaso detto ‘a Carogna, l’uomo della trattativa, una fiction tanto più verosimile quanto più efferata ci consegna un Gennaro Savastano (lo interpreta Salvatore Esposito) figlio del boss immaginario di Gomorra, la serie tv su Sky ispirata al romanzo di Roberto Saviano.
Un cortocircuito fortuito. Genny, nomignolo carino e quasi effeminato che allude al più tradizionale Gennaro. A parte la sproporzione fra diminutivo e personaggi e lo spericolato sprezzo del ridicolo (ve lo immaginate un miracolo di San Genny?) colpiscono le analogie, i confini tra fiction e reality appaiono confusi. Napoli: ‘a Carogna è figlio di un affiliato al clan camorristico Misso del Rione Sanità, Savastano il figlio del boss di Scampia. Un destino malavitoso in minore, perché il secondo non è all’altezza criminale del padre, il primo perché non s’è mai visto un capo clan esibirsi in mondovisione. “Non facciamo diventare Genny un personaggio mediatico” dice giustamente Antonio Di Pietro. Ma Genny chi?