Gerry Scotti col Coronavirus. In ospedale col casco, a un passo dalla terapia intensiva. Il racconto a Deejay chiama Italia Gerry Scotti col Coronavirus. In ospedale col casco, a un passo dalla terapia intensiva. Il racconto a Deejay chiama Italia

Gerry Scotti contro i negazionisti del Coronavirus: “Intorno a me 24 intubati, andateci un’ora…”

Gerry Scotti contro i negazionisti del Coronavirus: “Intorno a me in ospedale 24 intubati, andassero un’ora dove sono stato io”

Il Corriere della Sera ha intervistato Gerry Scotti sulla sua esperienza in ospedale. Il conduttore ha raccontato di aver visto intorno a sé 24 persone intubate. E ha invitato i negazionisti ad andare “un’ora dove sono stato io”. Scotti parla di “scene da fantascienza”.

Gerry Scotti racconta anche a Dj Linus e Nicola Savino la sua esperienza in ospedale per Coronavirus. Il presentatore Mediaset durante Deejay chiama Italia ha detto di aver perso 10 chili e di essere stato a un passo dalla terapia intensiva. Di aver usato il casco per respirare e di aver pregato per gli altri pazienti intubati intorno a lui.

Gerry Scotti in ospedale per Coronavirus a un passo dalla terapia intensiva

“Sono stato fisicamente nell’anticamera della terapia intensiva. C’era una stanza e per non farmi spaventare troppo l’hanno data a me. Non ero né nella stanza normale, né nella terapia intensiva. C’era una porta di vetro e vedevo tutto quello che accadeva. Ci sono stato 36 ore e grazie a Dio mi sono bastate. In quelle ore ho visto tutto ciò che è stato, tutto ciò che è e tutto ciò che sarà”.

La mancanza di ossigeno, la cannula e il casco

“Ho fatto l’ossigeno, quello è la cura basilare. Quando l’ossigeno non arriva agli organi, la saturazione comincia a scendere. Come la batteria del tuo telefono: cominci spegnerti. Avverti spossatezza ed è come se avessi fatto una maratona senza averla corsa. Avevo la cannula nel naso e il casco per la ventilazione che non solo ti dà la dose di ossigeno ma ti aiuta a fare ginnastica con il polmone”.

“Non è stata una passeggiata. Ho visto la storia vera. Tutti sperano di non prenderlo, quando lo prendi speri che sia una di quelle forme per cui te la cavi con la tachipirina. Quando ti accorgi che il sistema casalingo non basta, devi andare da quelli che hanno la pratica”. (Fonte Radio Deejay e Corriere della Sera)

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