Gesù gay su Netflix, la Corte suprema brasiliana dice… sì: “Libertà di espressione diritto fondamentale dell’uomo”

La prima tentazione di Cristo
La prima tentazione di Cristo

ROMA – Gesù gay sì o Gesù gay no? Gesù gay… sì. Almeno per ora. 

La Corte suprema brasiliana ha autorizzato l’esibizione in tv di un programma satirico di Netflix in cui Gesù è rappresentato come gay, revocando così la censura decisa da un tribunale di Rio de Janeiro, che aveva accolto un’azione presentata da un gruppo cattolico.

La libertà di espressione, ha detto il presidente della Corte suprema brasiliana Antonio Dias Toffoli, è “inerente alla razionalità umana, un diritto fondamentale dell’individuo e un corollario del regime democratico”.

Il magistrato ha inoltre  affermato che nella sua risoluzione ha tenuto conto della “rilevanza del rispetto della fede cristiana e di tutte le altre credenze religiose”. “Non si può presumere – ha aggiunto – che una satira sia in grado di influenzare i valori della fede cristiana la cui esistenza risale a più di 2000 anni”.

La Netflix brasiliana aveva presentato un ricorso alla Corte suprema affinché annullasse la decisione del giudice Benedicto Abicair, della Camera per i ricorsi civili di Rio. Quest’ultimo, accogliendo un’azione promossa dall’associazione religiosa Centro Don Bosco di Fede e Cultura, aveva vietato la messa in onda del programma ‘La prima tentazione di Cristo’, ideato dal gruppo comico Porta dos Fundos e trasmesso su Netflix nel periodo natalizio. La trasmissione del polemico programma era stata criticata da pastori evangelici e prelati cattolici, portando a una petizione di ripudio con oltre 1,7 milioni di firme. Lo scorso 24 dicembre, inoltre, la casa di produzione del programma era stata attaccata con bombe molotov e uno dei presunti autori dell’attentato è oggetto di un mandato di arresto internazionale dopo essere fuggito in Russia.

Fonte: Ansa.

 

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