Rosy Bindi, toh, chi si rivede? La ricordate? Forse gli ultraquarantenni si. Fu ministro delle politiche per la famiglia quando all’interno della Dc la sinistra del partito primeggiava.
Poi, una volta tramontata quella corrente, Rosy Bindi scomparve: I giovanotti non la rammentano infatti. Adesso che Elly Schein è diventata segretaria del Pd, la “vecchia stella” democristiana è riapparsa. Come mai? Non è difficile rispondere visto che la numero uno di via del Nazareno la pensa come lei: una sinistra-sinistra.
Ripresasi ciò che le era stato tolto, Rosy non ha perso l’occasione di far sentire la sua voce e ottenere un titolo a caratteri cubitali sui maggiori quotidiani.
In che modo? Semplice: non essere d’accordo con Palazzo Chigi per avere deciso che i funerali di Silvio Berlusconi “fossero di Stato”. Vox clamans in deserto” o quasi. Sono pochissimi infatti e si contano sulle dita di una mano coloro che la pensano come la Bindi, la quale ha detto inoltre che “il lutto nazionale era inopportuno” Ed ha aggiunto: “La santificazione non fa bene all’Italia, perché Berlusconi ha segnato in negativo la storia del Paese”.
Se la Bindi volesse con questa uscita avere un po’ di pubblictà, allora alziamo le mani, ha vinto lei. Ma la verità è che il suo partito (o almeno una buona parte) non la pensa come lei, visto che alle esequie del Cavaliere c’erano il capo dello Stato, il premier, i presidenti di Camera e Senato e moltissime personalità di rango di tutto il mondo. Ora, non dobbiamo fare un torto alla cronaca e raccontare in sintesi la pochissima sintonia che c’era tra Silvio e Rosy. Dopo averla incontrata un giorno di parecchi fa ed aver discusso con lei dei problemi italiani, il Cavaliere esclamò; “ E più bella che intelligente”. Al che, risentita, rispose zittita: “Non sono una donna a sua disposizione”.
Francamente, non sappiamo se l’atteggiamento odierno della Bindi volesse essere una “specie di vendetta” nei confronti di un uomo morto. Perchè se così fosse sarebbe imperdonabile per un politico che è stato anni fa pure ministro.
Anche la Schlein non l’ha seguita. Elly sa benissimo come ci si comporta in casi del genere e ricorda un vecchio e saggio proverbio degli antichi filosofi: “De mortuis nihil nisi bonum”, e cioè: “Di chi è morto o si taccia o si parli bene”. Ed allora perché tanto astio di fronte ad una morte che ha scovolto non solo l’Italia? Infatti nessuno nel Pd, nemmeno i cattolici che ideologicamente erano in sintonia con lei, hanno profferito parola. Anzi sono stati buoni e non hanno replicato alle domande provocatorie dei giornalisti.
Però, alla pubblicità non si rinuncia. E nemmeno a un titolo a più colonne nelle prime pagine dei quotidiani. Se insomma la Bindi avesse espresso i suoi concetti ad un parlamentare dei dem e avesse circoscritto il tutto in una conversazione privata, nessuno avrebbe potuto dir nulla e tutto sarebbe rimasto in famiglia.
Così no. Ha riacceso polemiche anche fra le tanti correnti che agitano il Pd odierno. Hai voglia che la Schlein cerchi di evitare di dare un colpo alla botte e un altro al cerchio. Probabilmente lo ha fatto tardi perché i moderati del Pd hanno cominciato ad allontanarsi dal partito diventato troppo di sinistra.
Tornando comunque alla Bindi si renderà conto in seguito che con queste parole velenose ha fatto un gran favore alla maggioranza di Giorgia Meloni che ha potuto affondare il dito, anzi la mano sulle piaghe dei dem.