ROMA – Giovanni Luca Picariello, in arte “Ghemon”, è nato ad Avellino nel 1982. Dal 2007 il rapper ha prodotto cinque album: “La rivincita dei buoni” (2007), “E poi, all’improvviso, impazzire” (2009), “Qualcosa è cambiato – Qualcosa cambierà Vol. 2” (2012), “Orchidee” (2014) e “Mezzanotte” (2017). Giovanni Luca Picariello ha scelto come nome d’arte “Ghemon” perché grande fan del cartone “Lupin” e, soprattutto, del personaggio del samurai “Goemon”.
“Tornavo a casa – ha raccontato lui stesso – accendevo la televisione e ci trovavo il cartone animato di Lupin: il samurai alto e muto della banda, Goemon, era quello che mi affascinava di più”.
Ghemon è fidanzato con una delle sue migliori amiche, di nome Giulia.
“Era una delle mie migliori amiche – ha raccontato – una sera ci siamo guardati negli occhi e ci siam detti: Io ti amo e tu? Ti amo anch’io”.
Da circa un anno si è avvicinato alla religione buddista. Il rapper è un grande appassionato di scarpe (ne ha più di 500 paia) e di tatuaggi (ne ha 15).
Intervistato da “Vanity Fair”, Ghemon si è definito “un transgender musicale”.
A “Sanremo” il rapper arriva con la canzone “Rose Viola”. “La canzone – spiega “Ghemon” – parla di un amore a metà, che non si risolve. A me piace parlare della parte grigia della vita. E’ una canzone declinata al femminile: un inno a tutte le donne”.