Giudice Pavone: “La fiction di Sky non santifica Felice Maniero”

ROMA, 12 MAR – ''Non ho visto nessuna deificazione di Felice Maniero, che era e rimane un criminale''. Francesco Saverio Pavone, giudice del Tribunale di Venezia, mette fine alle polemiche sorte intorno alla messa in onda di 'Faccia d'Angelo', la fiction ispirata alle vicende della Mala del Brenta e del boss Felice Maniero, in onda stasera e lunedi' 19 marzo su Sky Cinema 1 HD.

''Sono polemiche inutili – ha detto a Sky Tg24 Pavone, che all'epoca dei fatti coordino' le indagini sulla Mala del Brenta -. Non c'e' nessuna celebrazione, ma una ricostruzione dei fatti. Si e' ripercorsa la storia sua e della banda in maniera efficace per far capire il fenomeno della banda del Brenta. Parlare di quel periodo criminale non credo che offenda chi purtroppo ne ha subito le conseguenze. E il fatto che si concluda con l'arresto di Capri e' la dimostrazione che il delitto non paga''.

Secondo il giudice, ''anche Campolongo Maggiore non puo' ritenersi offeso se ha dato i natali a Maniero. A Campolongo la sua villa e' stata anche sequestrata, insomma a mio avviso queste polemiche sono fatte da persone che non hanno visto il film, sono polemiche a vanvera''. Il giudice e' intervenuto anche nell'approfondimento Sky TG24 Pomeriggio, dedicato oggi anche alla miniserie, e ha espresso apprezzamento per ''un racconto ben articolato che da' l'idea – sebbene per flash – di quelle che sono state le caratteristiche della banda''. Fu proprio Pavone, che segui' le indagini fin dall'86, a configurare per l'organizzazione criminale l'accusa di associazione di stampo mafioso e ad emettere il mandato di cattura per Maniero.

Oltre alla storia romanzata del boss, raccontata dalla fiction, Sky propone questa sera anche il documentario 'La Mala del Brenta – La vera storia', trasmesso dalle 22.40 su History per raccontare cosa accadde in quel ventennio in Veneto e il lavoro degli inquirenti per smantellare una delle piu' efferate organizzazioni criminali italiane.

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