amadeus foto patente amadeus foto patente

I miei vinili, Amadeus e la foto irriconoscibile sulla patente

amadeus foto patente
I miei vinili, Amadeus e la foto irriconoscibile sulla patente

ROMA – Amadeus, conduttore de ”I soliti ignoti” e ”Ora e mai più”, nei giorni scorsi il conduttore è stato ospite di Riccardo Rossi e del suo programma ”I miei vinili” e, con grande stupore del pubblico e dello stesso Rossi, ha mostrato la sua foto della patente.

Una foto scattata nel 1981 e che proprio da quell’anno compare nel documento del conduttore. Amadeus, che nello scatto è appena ventenne, ha spiegato che quel volto, quasi irriconoscibile e con gli occhiali da sole, è pure un’occasione per alleggerire il clima quando viene fermato dagli agenti delle forze dell’ordine. 

Durante l’ospitata, il conduttore ha ricordato i primi passi nel mondo dello spettacolo e l’amicizia con Claudio Cecchetto. “Il mio sogno era andare a Milano. Non sapevo come incontrarlo, allora partii da Vittorio Salvetti, che aspettai sei ore in un hotel. Lui mi accompagnò all’Arena di Verona dove si stavano svolgendo le prove della finale del Festivalbar e conobbi Claudio Cecchetto”. Grazie a lui Amadeus inizia a muovere i passi nel mondo dello spettacolo.

“Cecchetto voleva gente che stesse a Milano. Io dissi che vivevo a Milano e che facevo il doppiatore di telenovele. Non era vero niente. Mi prese, cominciavo alle 9 di mattina. Partivo da Verona, prendevo un locale Verona-Brescia, poi un espresso Brescia-Milano. Arrivavo distrutto. Dopo un mese gli rivelai la verità”. A quel punto, Cecchetto gli trovò un appartamento. La storia di Amadeus è iniziata così, dopo il grande successo nei primi anni Duemila il conduttore è caduto nel dimenticatoio, ma grazie al supporto della moglie, Giovanna, la ballerina conosciuta all’Eredità, Amadeus è tornato alla ribalta e oggi i suoi programmi raggiungono ottimi risultati in fatto di share. 

“Quando ho lasciato l’ Eredità per passare a Mediaset, nel 2006, ho attraversato un momento buio – ha raccontato Amadeus – avrei dovuto fare il preserale per tre anni e invece è durata tre mesi o poco più e per quasi tre anni sono stato di fatto escluso, dimenticato, il telefono non squillava e i produttori non avevano tempo per me. Ma non mi sono abbattuto, avevo solo rabbia verso me stesso per essermi fidato e affidato. E, come dicono a Napoli, ho tirato fuori la ‘cazzimma”’.

I miei vinili, Amadeus e la foto irriconoscibile sulla patente

Fonte: Rai Play

 

 

 

Gestione cookie