Le Iene intervistano mamma Varicella party: “Nessuna medicina ai miei figli. Febbre? Giusto che ci sia”

Le Iene intervista la mamma del Varicella Party
Le Iene intervistano la mamma del Varicella Party: “Non do medicine ai miei figli. Febbre? Giusto che ci sia”

MILANO – Qualche giorno fa, una mamma ha postato su Facebook un vero e proprio invito ad un “varicella party”, per far sapere ad amici e amiche che sua figlia aveva contratto la varicella. Luana, questo il suo nome, invitava gli altri genitori a portare altri bambini nella sua casa di Milano causando tantissime reazioni.

La sera di domenica, la mamma in questione si è fatta intervistare dalle Iene: “È scoppiato un inferno. Ho pensato: ma dov’è finita la libertà di esprimere un pensiero?  Io non ho offeso nessuno, volevo solo dire ai miei amici di Facebook: mia figlia ha la varicella, e di conseguenza, se volete venirmi a trovare, sappiate che mia figlia ha la varicella”. Luana ha raccontato di aver ricevuto anche delle minacce di morte.

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A proposito del suo invito, la donna ha spiegato di non aver avuto nessun intento di incoraggiare eventuali “epidemie”. Il suo unico scopo era soltanto quello di stimolare gli anticorpi naturali nei bambini anziché ricorrere al vaccino. Le dichiarazioni successive di Luana, qualche dubbio lo fanno però venire: “Queste cose le facevano le nostre nonne. Se mi chiedi se sono favorevole, ti dico di sì”, aggiunge, ammettendo di essere contro i vaccini.

“I miei figli non li ho vaccinati perché credo che i vaccini non siano sicuri. La comunità scientifica, se dopo un vaccino succede qualcosa a tuo figlio, non si prende nessuna responsabilità: quindi viene spontaneo non fidarsi. Sono più spaventata dagli eventuali danni da vaccino, che da quelli derivanti da queste malattie”.

L’inviata delle Iene, a questo punto fa l’esempio della meningite che ha causato, solo pochi mesi fa, diversi morti in Toscana: “C’è stato un terrorismo mediatico – dice la mamma no vax – non ci sono rischi, a livello numerico è come un incidente stradale. E allora che facciamo, smettiamo di andare in auto perché c’è il rischio di fare un incidente?”.

“Vaccinare è un rischio. Io non sono un medico, ma una mamma che ha la responsabilità dei suoi figli”, aggiunge. Poi spiega: “Si possono imporre dei vaccini solo se ci sono epidemie”.

L’inviata de Le Iene snocciola un dato diffuso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, in cui vengono resi noti i   numeri delle vittime del morbillo, passati da quasi 3 milioni negli anni Ottanta a poche centinaia di migliaia nel 2016. Luana non cede e dice: “Tu pensi che quella fonte sia quella vera, io metto un punto di domanda”.

La Iena insiste: “Dai medicine ai tuoi figli?”. “No”, risponde. “Nemmeno quando hanno la febbre?”. “No, perché penso che la febbre è giusto che ci sia”. A questo punto la Iena insiste: “E se i tuoi bambini fossero malati, ad esempio se avessero un cancro e facessero la chemio?”. “Ci sono altre cure scientificamente provate per il cancro”. “E quali?”, “Posso anche non dirlo…” ribatte Luana, dimostrando di non aver alcuna fiducia nella medicina tradizionale.

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