Il nome della Rosa, la serie debutta in tv: sui social è sfida tra John Turturro e Sean Connery

Il nome della Rosa, la serie debutta in tv: sui social è sfida tra John Turturro e Sean Connery
Il nome della Rosa, la serie debutta in tv: sui social è sfida tra John Turturro e Sean Connery

ROMA – E’ sfida tra John Turturro e Sean Connery sui social dopo il debutto in tv de Il nome della Rosa, la serie evento in quattro puntate diretta da Giacomo Battiato e basata sull’omonimo romanzo bestseller del 1980 di Umberto Eco. Il primo episodio, andato in onda lunedì 4 marzo, ha scatenato gli utenti tra chi ha salutato la serie con entusiasmo, chi ha dato adito alle solite ironie, chi ancora faceva inevitabili paragoni col film del 1986 di Jean-Jacques Annaud con Sean Connery.

L’interpretazione di John Turturro nei panni di Gugliemo da Baskerville è stata molto apprezzata dagli utenti, ma per molti il confronto con la pellicola cinematografica è inevitabile. “Sean Connery in questo momento davanti alla tv”, scrive un utente postando una foto dell’attore scozzese che fa una strana smorfia. “Sean Connery è inarrivabile, ma John Turturro se la cava molto bene nei panni di Guglielmo da Baskerville!”, aggiunge un altro. C’è poi chi si schiera completamente dalla parte del nuovo Guglielmo: “Nessuno mette in dubbio la bravura di Sean Connery per l’interpretazione di Gugliemo di Baskerville, ma non mi pare che Turturro sia l’ultimo arrivato nel campo della recitazione”.

Ad un certo punto si è consumato anche un piccolo scontro tra autentici amatori e neofiti della saga, con i primi che prendevano in giro i secondi per aver notato che il personaggio di Guglielmo è ispirato a quello di Sherlock Holmes: “Sì, avete scoperto il grande segreto. Guglielmo da Baskerville è ispirato a Sherlock Holmes. Ma non avete mai letto #IlNomeDellaRosa prima?”, “Gente su Twitter che nota come Guglielmo da Baskerville assomigli a Sherlock Holmes… Ma dai?”, “Per tutti quelli che stanno dicendo che Guglielmo di Baskerville somiglia troppo a Sherlock Holmes, dico che Umberto Eco ha tratto il personaggio di Guglielmo da Sherlock, infatti c’è un episodio di Sherlock Holmes che si chiama il Mastino di Baskerville”.

Diversi utenti, invece, non hanno apprezzato l’adattamento televisivo del romanzo: “Prendi un libro, che è stato un best seller mondiale. Prendi un film di successo, tratto dal libro. Fanne una serie televisiva. Distruggili entrambi in un colpo solo”, “Che noia, meglio il film”. Non mancano però i difensori della serie: “Odio quelli che devono per forza fare il confronto tra il film e la serie, e che sono a priori per il film”, “C’è tanto pregiudizio su questa serie. Mi spiegate perché? C’è un bellissimo film tratto da un bellissimo libro e allora? Non si può fare una nuova versione?”.

Tra i tormentoni della prima puntata, emerge già “Penitenziagite!“, l’iconica frase detta da Salvatore, interpretato da Stefano Fresi. “Penitenziagite is the new Maledettiii”, scrive un utente, tra le tantissime foto postate che raffigurano Stefano Fresi dopo le ore di trucco. C’è poi chi commenta il lavoro del regista: “Con molto affetto vi dico che se avete apprezzato la regia di Giacomo Battiato e quel tipo di fotografia ne #IlNomedellaRosa, siete pronti per L’Onore e il Rispetto”, “Giacomo Battiato ha sicuramente la preparazione e la sensibilità per poter trasferire in immagini quello che Umberto Eco ha scritto nel suo importante romanzo”, “Ottima partenza, davvero coinvolgente. Giacomo Battiato non delude mai”.

Non è passata inosservata anche la presenza di Rupert Everett nella serie: “O il trucco è eccelso o Rupert Everett (Bernardino Gui) ha subito un crollo verticale senza precedenti”, “Da Rupert Everett a Costantino della Gherardesca è un attimo, eh”, “Rupert Everett nei panni dell’inquisitore Bernardo Gui è una gioia per gli amanti dei villains”, “Sinceramente John Turturro non mi sta convincendo, sembra un po’ la caricatura del personaggio descritto nel libro. Rupert Everett, invece, mi sta piacendo molto”.

Fonte: Agi

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