La7 di Cairo: tiene Mentana, Crozza e Santoro ma taglia i servizi

ROMA – La7 di Urbano Cairo avrà una missione non facile: mantenere professionisti come Enrico Mentana, Michele Santoro, Lilli Gruber, Gad Lerner e Maurizio Crozza restando in utile. Che sia cosa non facile lo si vede da un semplici calcolo: il gruppo di Cairo ha ora in casso 65 milioni. La7 negli ultimi dieci anni ha perso circa 100 milioni all’anno. Per mantenersi in equilibrio l’editore dovrà eliminare tutte le spese in eccesso. 

Cairo non ha intenzione di fare tagli al palinsesto. Vuole puntare di più sulla fascia pomeridiana mantenendo il ruolo di televisione alternativa alla Rai e a Mediaset. E non guarda ad Internet, almeno per adesso.

Il nuovo proprietario di La7 ha dimostrato di essere un ottimo concessionario di pubblicità per la rete: da quando ha firmato il primo contratto, nel 2003, fino ad oggi il fatturato della rete televisiva si è quadruplicato. L’ultimo accordo, firmato nel 2008 fra Cairo e l’ex amministratore delegato Gianni Stella, prevedeva un minimo garantito di raccolta di 120 milioni, ed è stato sempre superato. La raccolta pubblicitaria su La7 è cresciuta del 44%, mentre il dato relativo al mercato generale parlava di un calo del 19%. Anche lo share della rete è aumentato del 12%.

A chi gli chiede perché non abbia fatto un’offerta anche per Mtv, l’altro canale del gruppo, il presidente del Torino chiarisce la propria linea: “Già è un lavoro non facile così. Dobbiamo riuscire ad invertire la rotta economica mantenendo qualità del palinsesto. Ed è già molto”.

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