Lapo Elkann a Storie Italiane: “Ho cambiato vita, mia figlia la chiamerò Italia”

ROMA – Lapo Elkann è stato intervistato da Storie Italiane, su Rai Uno. Il rampollo di casa Agnelli, si trova attualmente in quarantena a Lisbona, in Portogallo.

Durante il collegamento la conduttrice Eleonora Daniele gli fa vedere un filmato dove c’è il nonno, Gianni Agnelli.

“Più che parlare dell’eleganza di mio nonno, mi ritrovo in ciò che mio nonno ha sempre voluto fare, portare in alto l’Italia, sostenerla e portarla dove ci meritiamo di essere, la punta dell’iceberg. Noi siamo un paese incredibile con risorse incredibili e noi meritiamo di essere al primo posto e non in corsia di emergenza, è un paese unico e inimmaginabile con gente incredibile” esordisce Lapo.

Sul ricordo che ha del nonno, Lapo racconta: “Ne ho tanti, tantissimi, forse la forza e la lotta negli ultimi giorni della sua vita, non si è mai arreso, ha sempre combattuto fino alla fine, e mi ha insegnato che non bisogna mai mollare, mai desistere ed essere resilienti fino alla fine, e lo ha fatto con dignità, forza e fervore”.

“Questa è una lezione a me come Lapo ma anche a tutti gli italiani. Come dire, c’è speranza che da tutto ciò ne usciremo più forti, anche se vi sono molte cose che vanno messe a posto, a cominciare dalla politica che deve unirsi, e secondariamente, giovedì affrontare all’Ue un tema importante per portare fondi al nostro paese” aggiunge.

Durante l’intervista si è parlato della nonna di Lapo, Marella Agnelli, scomparsa un anno fa a febbraio: “E’ stata la donna più importante della mia vita, mi ha protetto, amato, custodito e supportato in ogni momento difficile e costruttivo della mia vita, è sempre stata al mio fianco. Lo ha fatto con me e con i miei fratelli”.

Infine Lapo un messaggio agli italiani: “L’Italia la amo con tutto il mio cuore, farei di tutto per aiutarla, perché voglio vederla brillare a 360 gradi. Chiamerei mia figlia Italia perché non vi è nulla di più del mio paese, però bisogna trovare prima la donna. Per ora è un sogno nel cassetto che certamente mi auguro la vita mi permetterà di fare”. (fonte STORIE ITALIANE)

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