De Masi, L'Aria che Tira De Masi, L'Aria che Tira

L’Aria che Tira, De Masi: “Lo smartworking e la sindrome… Clinton”

ROMA – Il sociologo Domenico De Masi, ospite a L’Aria che Tira, quindi La7, parla di smartworking, di lavoro agile, del tele lavoro, insomma del lavoro da casa.

“I vantaggi di tale pratica – dice De Masi ricordando e parlando di un suo vecchio libro sul tema – erano tutti quelli che oggi abbiamo scoperto. Ma dietro a 8 milioni di lavoratori che fanno telelavoro ci sono almeno 800 mila capi. Questi 8 milioni non facevano telelavoro perché i capi volevano tenerli sotto controllo”.

Un atteggiamento, quest’ultimo, che De Masi ha ribattezzato “sindrome  di Clinton”. E perché mai? “Perché Clinton non avrebbe mai fatto fare telelavoro alla sua stagista”.

Smartworking e imprese.

Le imprese italiane in questa fase di emergenza stanno facendo un grande sforzo per garantire il prosieguo della propria attività anche a distanza, dove questo è possibile, attraverso l’uso dello smartworking ma non tutte sono attrezzate sotto il profilo tecnologico per assicurare una connessione ai dati aziendali da remoto e un’adeguata protezione dagli attacchi informatici.

Lo si legge in un’analisi dell’Unioncamere che stima in appena il 30% le aziende che hanno sistemi anti hacker. Quasi quattro aziende italiane su dieci sono dotate di sistemi cloud, una tecnologia fondamentale per garantire una più agile transizione delle attività svolte all’interno degli uffici in modalità “smart”. Mentre solo tre imprese su dieci sono equipaggiate per proteggere le connessioni da remoto con strumenti di cybersecurity necessari per garantire sicurezza nella gestione dei dati. La stima è fatta sulle 18mila imprese che hanno svolto online il test di maturità digitale attraverso i Punti impresa digitali (Pid).

“Il Sistema camerale – si legge in una nota – resta al fianco delle imprese per aiutarle a riguadagnare terreno e recuperare il ritardo tecnologico con l’adozione di strumenti digitali, nell’ultimo triennio ha già aiutato oltre 100.000 imprese ad avvicinarsi alle tecnologie 4.0. Le imprese del Sud sono le meno attrezzate tecnologicamente ad accogliere i nuovi modelli organizzativi di lavoro agile: soltanto il 27% ha un cloud e il 17% possiede strumenti per l’utilizzo a distanza dei dati in sicurezza. Mentre le più equipaggiate appaiono le aziende del Nord-Ovest per l’uso di sistemi cloud (40%) e quelle del Nord est per l’adozione di strumenti di cybersecurity (37%)”.

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