Laura Ravetto a Belve: "Ho rifatto il seno dopo allattamento. Berlusconi? Non sono il suo tipo" Laura Ravetto a Belve: "Ho rifatto il seno dopo allattamento. Berlusconi? Non sono il suo tipo"

Laura Ravetto a Belve: “Ho rifatto il seno dopo allattamento. Berlusconi? Non sono il suo tipo”

Laura Ravetto si racconta a Belve, il programma di Francesca Fagnani su RaiDue. La deputata, ex Forza Italia ora in forze alla Lega, ha parlato degli uomini che hanno segnato la sua vita, da Silvio Berlusconi a Matteo Salvini, senza tralasciare il marito Dario Ginefra del Pd.

Laura Ravetto e Berlusconi: “Non sono il suo tipo”

Silvio Berlusconi, secondo Laura Ravetto è “uno che ti capisce subito”. “E’ in grado di capire subito ciò che una persona vuole da lui, e promettergliela, ad alcuni dà e ad alcuni promette. Ha me ha dato tanto, mi ha portato in politica e devo ringraziarlo”.

Ma anche un difetto: la “sindrome di Versailles”. Berlusconi, secondo Ravetto, “è una sorta di Re Sole, è una tattica politica, attira a se le personalità e le mette a competere su chi è più bravo in certe regole di corte. Io non solo il tipo di donna di Berlusconi, a lui piacciono quelle più composte, io sono una hippie di destra ma l’ho sempre rispettato e lo rispetto tutt’ora”.

In ogni caso, da quando lei ha lasciato Forza Italia, “non l’ho purtroppo più sentito, spero di sentirlo e che stia bene. Ciò che è emerso è che non se ne è dispiaciuto del mio addio”.

Laura Ravetto e il pregio di Salvini

Su Matteo Salvini, suo attuale leader, Laura Ravetto è ancor più entusiasta. Di pregi, dice, “ne ha tanti, mi piace molto l’umanità, profonda e umana molto di più di come viene descritta”.

Quindi Ravetto rivela un aneddoto sul leader della Lega: “Prima di Natale sono andata a trovarlo per fargli gli auguri senza appuntamento nel suo ufficio al Senato. Lui era al telefono e stava parlando di un’adozione a distanza con la sua fidanzata, con una comunità religiosa che si occupa di bambini profughi ed ho pensato che questo non viene mai raccontato”.

Difetti, non pervenuti: “Salvini a me ha dato la seconda vita politica, e in questo momento davvero non ne vedo”.

Laura Ravetto, il seno rifatto dopo l’allattamento

“Mi dicono che sono sensuale, io mi sento abbastanza sexy”, dice Laura Ravetto prima di raccontare del suo intervento al seno.

“Io adoro l’assenza di forma – spiega – la trovo una cosa di classe. Quando è nata mia figlia Clarissa avevo una quinta, e quando la quinta è tornata a zero/uno mi sono sentita di rifarla, come credo succede a molte donne. Non ho fatto altri interventi estetici ma non ho niente contro la chirurgia estetica”.

Laura Ravetto e quella voce sulla droga

C’è una cosa che nella vita l’ha ferita più di tutte, quando è stata accusata di assumere sostanze stupefacenti: “Ho una distanza siderale da qualsiasi cosa che possa annebbiare il cervello, mai avvicinata alla droga, e i detrattori hanno messo in giro questa voce che io prendevo delle sostanze”.

“Un anno i deputati vennero sottoposti a test antidroga su base volontaria – prosegue –  io lo feci immediatamente e qualche giorno dopo comparve un articolo su un’anonima donna giovane di destra trovata positiva. Poi mi ha chiamato Berlusconi mi ha detto che mi avrebbe risolto la cosa. Io son diventata una furia pensando a chi avesse in giro queste voci. Ma invece non ero io”.

Laura Ravetto e l’amore con Dario Ginefra

Cinque anni fa Laura Ravetto ha sposato l’ex deputato del Pd Dario Ginefra. Due anni dopo è nata Clarissa Delfina.

“Il suo è stato un esempio di amore puro, un amore totalizzante, non mi sono mai sentita così amata e voluta”.

Eppure un giorno Laura Ravetto scrisse un tweet in cui diceva di essere single: “Mi aveva fatto molto arrabbiare, aveva fatto una cosa molto grave, ero davvero arrabbiata e mi volevo vendicare, ho fatto la belva. Zona tradimento? Sì, zona. Mi ha risposto con una lettera su La Stampa e io mi sono vergognata tantissimo, ma se ci penso adesso dico, che uomo, lui si è esposto mica da ridere. Mi ha dimostrato di difendermi a qualunque costo, io non uso il tanga comunque, preferisco le coulotte”.

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