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Le Iene, il racconto di un militare italiano su presunte torture a Nassiriya

di FIlippo Limoncelli |10 Aprile 2014 8:28

Le Iene, il racconto di un militare italiano su presunte torture a Nassiriya (foto da video)

ROMA – Dopo il servizio in cui un ex militare ha raccontato a Luigi Pelazza de Le Iene delle presunte torture che sarebbero avvenute in una casa dentro la base militare italiana White Horse, durante la missione di pace in Iraq nel 2003. Secondo lui si sarebbe trattato di interrogatori-tortura, vietati dall’Onu.

Pelazza ha incontrato un altro militare che ha raccontato altri dettagli sulle presunte torture che sarebbero avvenute in Iraq. Anche lui nel 2003 si trovava nella base di White Horse.

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Luigi Pelazza: Sembra che dentro questa base ci fosse un posto chiamato White House che facesse degli interrogatori..

Militare: Un po’ particolari..

Pelazza: Quindi gente incappucciata, legata con le mani dietro con le fascette … questo facevate lì dentro?

Militare: Sì, sono d’accordo. Chi di dovere lo faceva.

Pelazza: Avvenivano così come ti ho raccontato io?

Militare: Sì. Dovevi farli parlare

Pelazza: Chi prendeva queste persone?

Militare: Il Sismi

Pelazza: Quanti ne prendevano?

Militare: Dipende da come uscivano le retate. La notte ne potevano rientrare anche dieci, l’indomani uno.

Pelazza: Per quanti giorni stavano?

Militare: Dipende, non c’era un tempo … c’era gente che parlava immediatamente, c’era gente a cui piaceva prendere i colpi.

Il militare mostra, quindi, a Pelazza un filmato che sostiene di aver girato all’interno di una tenda militare italiana a Nassiriya. Nel video si vedono chiaramente le mani dei detenuti legate con delle fascette da elettricista, una grossa benda verde sugli occhi, la testa abbassata.

In seguito il militare, con un disegno, mostra alla Iena un’altra specie di prigione dove, secondo quanto da lui affermato, sarebbero stati rinchiusi gli iracheni, prima di entrare nella “casa” per essere interrogati.

Militare: Loro stavano qua, allo stato brado. Non vedevano il sole né da una parte né dall’altra.

Pelazza. E per mangiare e bere?

Militare: Io non gliel’ho mai portato

Il militare racconta anche come ci fosse addirittura un militare specializzato in alcune tecniche di tortura, come quelle con elettrodi. Aggiunge, poi, che i prigionieri durante gli interrogatori venivano “incatenati a testa in giù”.

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