Le Iene, Roberto Jonghi Lavarini: “Fascismo? Solo qualche sana manganellata…”

Le Iene, Roberto Jonghi Lavarini: "Fascismo? Tranne qualche sana manganellata e qualche bicchierino di olio di ricino non è mai successo nulla"
Roberto Jonghi Lavarini a Le Iene

ROMA – Le Iene hanno intervistato Roberto Jonghi Lavarini, esponente del Progetto Nazionale. L’uomo comincia con l’analizzare il voto italiano: “Grillo ha raccolto il malcontento e la protesta popolare…sa come provocare voi beceri giornalisti di sistema”.

Lavarini spiega quindi come i simpatizzanti dell’estrema destra abbiamo dirottato i propri “voti sulla Lega per via della sua alleanza con Le Pen”. Dopo l’elogio del modello e del popolo tedesco, Lavarini ricorda i “fasti” del fascismo e loda Mussolini: “Una splendida epoca di riforme sociali e di grandezza dell’Italia e dell’Europa. E’ stato un grande periodo di civiltà, di benessere, di modernizzazione, di riforme economiche, sociali, di grandi infrastrutture…Tranne qualche sana manganellata e qualche bicchierino di olio di ricino non è mai successo nulla… Anzi, per me l’unico errore di Benito Mussolini è stato quello di essere troppo buono con i suoi oppositori politici…Il fascismo era come un buon papà, al bambino che sbaglia gli dai una sberlina sulla mano, al comunista che sbaglia gli dai una leggera bastonatina che così ragiona sui suoi errori”.

 

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Ma le dichiarazioni “forti” non finiscono qui. La Iena chiede al “fascista europeo” come reagirebbe se sua figlia gli confidasse di essere omosessuale: “La convincerei del contrario, si vede che non ha trovato il maschio giusto per lei. Le presenterei un bravo camerata. Se si mettesse con un nero? Ognuno è meglio che si accoppi col proprio simile. E se si innamorasse di un comunista?…Beh, lo converte, la figlia con l’amore, il suocero con i buoni consigli”.

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