Licia Colò parla di addio in Rai. E Camila Raznovich…

Licia Colò parla di addio in Rai. E Camila Raznovich...
Licia Colò parla di addio in Rai. E Camila Raznovich… (foto d’archivio Ansa)

ROMA – Licia Colò parla della sua storia in tv, del suo addio alla Rai e del suo lavoro attuale su Tv2000. E nell’intervista a Simona Bertuzzi di Libero si è tolta qualche sassolino dalle scarpe contro la tv di Stato.

Ecco gli estratti più significativi:

Com’ è iniziata la sua avventura in tv con gli animali?
«Era il lontano ’89. E proposi a Mediaset L’ arca di Noè perché ritenevo mancasse un programma fatto da una persona appassionata e incentrato sull’ interazione uomo-animale».

E il mitico Piero Angela?
«Faceva documentari bellissimi».

Ma è facile parlare in tv di animali?
«Non è facile perché non fa audience. In Rai avevo una nicchia di pubblico tutta mia ma c’ era sempre l’ incubo degli ascolti. Dovevi portare a casa l’ 8%».

E se era il 6?
«Una tragedia».

Invece adesso?
«A Tv2000 faccio trasmissioni bellissime come Il Mondo Insieme e Animali e Animali. E le garantisco che con molto meno pubblico posso parlare di animali e natura in modo più sereno. O discutere temi, quali l’ importanza e l’ impatto dell’ alimentazione sull’ ambiente, che in un altro contesto sarebbe impossibile affrontare».

Non sarà mica vegetariana…
«Non posso definirmi vegetariana perché mi capita di mangiare ogni tanto una fetta di carne o di prosciutto. Ma sono certa che prima o poi ci arriverò. Quel che conta sono la carne e il pesce che si sceglie. Gli animali usati come macchina da produzione per la tavola, beh quella è un’ aberrazione vera».

E c’ era appena stato l’ addio alla Rai. Immaginare «Alle falde del Kilimangiaro» senza Licia Colò è stato un trauma.
«Vorrei che fosse chiaro un fatto… Non è che la Rai mi ha mandato via, sono io che mi sono fatta mandare via. È arrivato Vianello e ha voluto cambiare il programma, ho provato a dire che non mi sentivo in linea, che era un’ impostazione che non condividevo e non coincideva con l’ idea originaria, ma sono stata esautorata completamente. Un vero peccato perché avevo inventato quella trasmissione, l’ avevo voluta e amata e all’ improvviso mi sono ritrovata senza più voce in capitolo. Forse avrei dovuto tacere».

Invece è stata coraggiosa.
«Si può dire tutto di me, non che mi manchi il coraggio. Non sono una belligerante e cerco il compromesso, questo è vero, ma mio padre mi ha sempre detto “c’ è un limite a tutto…”».

Che trasmissione volevano?
«Volevano il personaggio famoso a ogni costo. Io invece volevo i contenuti e solo storie straordinarie. Comunque non ho rimpianti, certo non ho più la forza della Rai alle spalle ma lavoro con grandi professionisti e in un clima sereno».

E le liti con Camila Raznovich?
«Non c’ è stata nessuna lite, io ho incontrato Camilla una sola volta nella mia vita. Anche allora, quando me ne sono andata, mi chiedevano tutti “hai visto Camilla?, le hai parlato?”.E io rispondevo “perché dovrei?” Quando finisce un matrimonio non è che vuoi sapere cosa fa il tuo ex marito. L’ ho guardata una volta la trasmissione e mi è bastata».

Era brutta?
«Mi ha fatto piacere sapere che erano diverse la trasmissione e la conduzione».

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