Lilli Gruber chi è: età, dove e quando è nata, vita privata, marito, figli, la polemica con Giordano

Lilli gruber chi è: età, dove e quando è nata, vita privata, marito Jacques Charmelot, la polemica con Giordano. La conduttrice e giornalista questa sera è ospite a Propaganda Live, la trasmissione condotta da Diego Bianchi e che va in onda tutti i venerdì sera su La7. 

Età, dove e quando è nata, nome completo: la biografia di Lilli Gruber

Dietlinde “Lilli” Gruber (questo il suo nome completo) è nata a Bolzano il 19 aprile 1957 sotto il segno zodiacale dell’Ariete. Ha 64 anni. Lilli è cresciuta a Egna sempre in provincia di Bolzano dopo la separazione dei genitori.

Concluso il liceo, la giornalista si è trasferita a Venezia per studiare lingue e letterature straniere ma contemporaneamente ha iniziato il praticantato a Telebolzano. Negli anni ’80 l’approdo in Rai nelle sede locali prima di passare al TG2. Qui inizia a farsi conoscere dagli italiani. Il grande salto arriva però nel 1990 quando diventa il volto serale del TG1 continuando a fare anche a volte l’inviata dove segue per la Rai avvenimenti importanti come il crollo del muro di Berlino e la guerra in Iraq.

Marito e figli, la vita privata di Lilli Gruber 

Jacques Charmelot è il marito di Lilli Gruber. Di origini francesi, anche Jacques fa il giornalista tra i Balcani e il Medio Oriente per un’agenzia di stampa. I due si sono sposati nel 2000 e non hanno figli.

Un rapporto molto solido nonostante la distanza per motivi lavorativi. Il francese, infatti, vive a Parigi e molto spesso si sposta a Roma per stare vicino alla moglie. 

Floris, durante un’intervista a DiMartedì, ha chiesto alla collega: “In che misura fare lo stesso lavoro ha influenzato il vostro rapporto?”.

La Gruber ha spiegato di non essere mai stata in competizione con il marito: “Per 30 anni Jaques ha fatto il corrispondente di guerra ed è stato un giornalista di una grande agenzia di stampa internazionale, che è un lavoro dietro le quinte. Io invece il contrario, perché la televisione comunque richiedeva che io mostrassi il mio volto. Questo ci ha aiutato”. 

Il Parlamento Europeo e poi La7

La carriera giornalistica ha subito nel 2004 un piccolo stop successivo alla sua elezione al Parlamento Europeo. La Gruber viene eletta dalla lista Uniti nell’Ulivo: si dimette però anzitempo (sei mesi prima) per assumere nel settembre 2008 la conduzione della trasmissione Otto e mezzo, tuttora in onda su LA7. 

La malattia e il libro “La guerra dentro”

Nel 2014, Lilli ha abbandonato per qualche mese la conduzione di Otto e Mezzo. Alla rivista Oggi ha confessato di aver sofferto lo stress: “Ho tirato troppo la corda e alla fine si è spezzata”.  La conduttrice di Otto e mezzo ha recentemente scritto il libro “La Guerra dentro” dedicato alla grande giornalista di guerra americana Martha Gellhorn

La discussione con Mario Giordano

A novembre, durante un evento pubblico, Lilli gruber ha imitato la voce squillante di Mario Giordano, il conduttore di “Fuori dal coro” su Rete 4 dicendo di non giudicare Giordano con un “bla bla bla” aggiungendo poi di non vederlo come “un suo collega”.

Mario Giordano ha voluto rispondere alla Gruber con queste parole: “È un mio difetto fisico, ti chiedo scusa, ma se mi prendi in giro per questo sei caduta in basso”. Mario Giordano ha dedicato alla Gruber l’apertura della puntata del 16 novembre (qui il video) replicando alla giornalista così: “Ebbene sì, cara Gruber ho una brutta voce. Che ci posso fare, è un mio difetto fisico, ti chiedo scusa. Ma tu sei la regina del politicamente corretto, e prendi in giro una persona per un suo difetto fisico. A che livello sei caduta cara Lilli?”.

Poi riguardo al discorso dell’essere colleghi ha detto: “Se poi per essere tuoi colleghi bisogna partecipare alle riunioni dei ricconi del Bilderberg e farti vedere sugli yacht di De Benedetti allora sono orgoglioso di non essere tuo collega”.

Un riferimento, quello di Giordano, alla 67esima riunione del gruppo Bilderberg tenutasi a Montreux, in Svizzera, nel giugno del 2019, alla quale parteciparono 130 persone tra le quali Renzi, Stefano Feltri e appunto Lilli Gruber. 

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