Linus come David Letterman? Con “Il Grande Cocomero” torna in tv su Raidue

Linus come David Letterman? Con "Il Grande Cocomero" torna in tv su Raidue
Linus come David Letterman? Con “Il Grande Cocomero” torna in tv su Raidue (LaPresse)

MILANO – Pasquale Di Molfetta in arte Linus torna in tv dopo nove anni con “Il Grande cocomero (che in realtà è una zucca)“, da giovedì 17 ottobre per 8 puntate in seconda serata (23:35) su Raidue.

Linus ritorna sul teleschermo e ritorna alle origini, citando i Peanuts di Charles M. Schulz. Il simbolo, comunque, non è una pubblicità occulta a Conto Arancio:

«Ma no, è un’anguria abnorme che sembra una zucca, un omaggio al mondo dei fumetti dal quale ho preso il mio nome d’arte. Il grande cocomero dei Peanuts era la grande zucca ma non ho mai capito perché Oreste Del Buono dall’inglese l’abbia tradotto così. Non ci sarà Lucy. D’altronde nella mia vita normale sarebbe… Nicola Savino».

Il cinquantaseienne Linus, direttore artistico di Radio Deejay e conduttore di Deejay chiama Italia, spiega perché è tanto tempo che manca:

«Ospitate in tv ne ho collezionate parecchie», racconta Linus a Fabio Santini di Libero, «ma, come protagonista, manco dal video da 9 anni, dai tempi de I figli di Eupalla, il talk show degli Europei 2004. Il fatto è che difficilmente riesco a calarmi in altro format che non sia me stesso. E fino ad oggi mi hanno offerto conduzioni di programmi che non rientravano nelle mie corde. Stavolta ho accettato non certo per soldi: garantisco che quanto prendo non mi cambia la vita. Ma perché mi hanno detto fai quello che sai fare. E quello che so fare meglio sono le interviste».

Linus come Letterman perché la scenografia – skyline di Milano sullo sfondo, Fabrizio e Christian Lavoro che improvviseranno gag musicali – ricorda molto il David Letterman Show. Ci saranno tre ospiti a puntata, il più importante sarà uno sportivo:

«Non è la musica il cuore del programma, è lo sport. Ogni puntata l’ospite centrale è uno sportivo famoso, con una bella storia da raccontare. Domani sera (giovedì 17 ottobre, ndr), accanto a Luciana Littizzetto e Gerry Scotti, c’è il giornalista Giorgio Terruzzi, cronista che sa dipingere con fantasia e senso poetico un evento, un’impresa di un atleta. Nella seconda, assieme a Samuele Bersani, l’alpinista Simone Moro con il quale vedremo immagini mozzafiato delle sue arrampicate. Nelle prossime, ospiterò Josefa Idem che magari ci svelerà l’arcano del caso che l’ha costretta a dimettersi da ministro. E poi Valeria Straneo, la maratoneta italiana arrivata seconda ai Mondiali di Mosca, il ciclista Vincenzo Nibali. Ho un sogno: Roberto Baggio, ma c’è una concorrenza spietata. Ha già detto molti no. E se viene da me, deve poi andare da tutti. Tra i personaggi, penso al mio amico Gianni Morandi.

Beh, rispetto alla radio avremo tempi meno ansiogeni. Non ho intenzione di aggredire l’ospite, non è nel mio stile. Niente politicamente corretto però: andrò alla ricerca di qualcosa di interessante che non debba essere per forza il sangue»

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