Live – Non è la d’Urso, la manager di Pamela Prati: “Marco Caltagirone esiste”. Ma secondo Dagospia…

ROMA – Marco Caltagirone esiste veramente? E se esiste, si è davvero sposato con Pamela Prati in comune ed è ora in attesa di sposarsi anche in chiesa? A tirare fuori lo scoop sulla presunta falsa esistenza del marito dell’ex star del Bagaglino è stato Dagospia che ha svelato il fatto che la Prati, secondo i documenti del Comune di Roma, risulti ancora nubile.

Della vicenda se n’è parlato a Live – Non è la d’Urso in onda la sera di oggi, mercoledì 10 aprile, su Canale 5. Ospite in studio la manager della showgirl, Eliana Michelazzo, che conferma l’esistenza dello sposo e smentisce i dubbi di Dagospia.

“Mark Caltagirone esiste, – dice la Michelazzo –  è tutto pronto per il matrimonio [in chiesa]”. La Michelazzo continua: “A noi hanno detto che abbiamo costruito tutto questo perché Pamela andasse in televisione ma non è vero, abbiamo le mail di Mediaset e Rai che chiedono Pamela in televisione”.

Durante la diretta però, il sito Dagospia torna sulla vicenda e pubblica la seguente notizia: “Pamela Prati si è inventata tutto, il fidanzato è stato creato a fini pubblicitari dalla Aicos Management (di cui Pamela Prati è presidente ndr.). La tecnica, creare profili falsi per gonfiare le interazioni di politici e personaggi dello spettacolo, è diffusissima è certo questo lo scandalo. Il problema è nato quando questo baraccone ha iniziato a muoversi dietro all’amore mediatico tra Pamela Prati e Marco Caltagirone, spacciato a tv, giornali e agenzie per ottenere lauti cachet”.

Anche i giornalisti di Live – Non è la d’Urso sono andati alla ricerca di questo imprenditore senza però trovare qualcuno che lo abbia conosciuto.

In diretta, la D’Urso ha ammesso che da circa un anno riceve messaggi sul cellulare privato da una persona che ha lo stesso nome del fidanzato della Prati e poi mostra una lettera scritta da il presunto Mark: “Cara Barbara, sono amareggiato da questa vicenda, quello che mi rammarica di più è che la gente abbia pensato che questa sia una trovata pubblicitaria. Pamela non è ha bisogno, ha una carriera lunga 40 anni, non le serviva di certo Marco per comparire in tv. Scrivo questa lettera solo perché ho rispetto per la conduttrice. Tutelerò sempre la mia privacy, i miei figli vivono all’estero perchè voglio tutelarli dalla cattiveria”.

La Prati non può spiegare cosa sta accadendo perché non  è presente in studio:  ha firmato  un’esclusiva con Verissimo che riprenderà le nozze della coppia. La showgirl sceglie però di affidare le sue parole a un video messaggio, con il quale spera di chiarire le polemiche legate al suo futuro sposo: “Se una persona non vuole comparire perché deve farlo? Non siamo sposati, abbiamo fatto la promessa. Non risulta? L’abbiamo fatta all’estero”. Secondo la Prati, Caltagirone “non vuole apparire, perché costringerlo? Apparirà quando ci sposeremo, il giorno del matrimonio”. Poi si commuove: “Avere una famiglia è bellissimo è quello che ho sempre desiderato da bambina”. 

A difendere ancora Mark sono Pamela Perricciolo e Eliana Michelazzo, le due agenti dell’agenzia Aicos: “Quando vedrete le immagini del matrimonio allora ci chiederete scusa. Se una persona non vuole comparire non è obbligata”.

Priam della puntata, l’esistenza di Marco Caltagirone era stata smentita anche da Wanda Ferro, onorevole di Fratelli d’Italia calabrese. La Ferro ha affermato di non aver mai conosciuto Caltagirone, negando quindi le voci su un loro matrimonio di cui si era parlato nei giorni scorsi .

Anche Antonella Grippo, colei che dovrebbe far parte dell’ufficio stampa di Caltagirone, ha affermato di non averlo mai incontrato di persona. La Grippo ha raccontato a Dagospia di essere solo stata “contattata, tramite messaggeria Facebook, da tale Mark Caltagirone e, poi, rintracciata al telefono dal sedicente Caltagirone che mi offriva di svolgere per lui mansioni di ufficio stampa. Ho chiesto al medesimo di propormi, via mail, una bozza di contratto che non è mai arrivata”. 

Prosegue Antonella Grippo:Dopo di che, lo stesso mi ha proposto, preliminarmente, di fargli un’intervista telefonica. Ho accettato e traendo spunto dal suo ‘profilo’Facebook, ho elaborato le domande e costruito il pezzo. Non ho mai incontrato questa persona, non ho mai sottoscritto alcun contratto. Anzi, dopo aver realizzato l’intervista, ho insistito per ottenere un incontro con il medesimo per capire se la proposta di lavoro fosse concreta. Ma non ho risolto alcunché. Nel dubbio che si trattasse di una cosa poco chiara e non sapendo con chi avessi realmente parlato al telefono per intervista, ho rimosso il pezzo in tempi non sospetti. Non esiste alcuna forma contrattuale da me sottoscritta e non sono mai intercorsi rapporti di lavoro con Caltagirone. Conosco Perricciolo e Michelazzo, ma non ho mai lavorato per loro”. 

Fonte: Live – Non è la d’Urso, Dagospia

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