Luciana Littizzetto, letterina a un evasore fiscale: "Non sei furbo, sei str..." VIDEO Luciana Littizzetto, letterina a un evasore fiscale: "Non sei furbo, sei str..." VIDEO

Luciana Littizzetto, letterina a un evasore fiscale: “Non sei furbo, sei str…” VIDEO

Luciana Littizzetto, letterina a un evasore fiscale: "Non sei furbo, sei str..." VIDEO
Luciana Littizzetto a Che Tempo che Fa legge la sua letterina a un evasore fiscale

ROMA – “Caro furbetto che non paghi le tasse…”. Comincia così la letterina di Luciana Littizzetto a un evasore fiscale. L’ha letta nel suo consueto appuntamento serale con Fabio Fazio a Che Tempo che Fa. E il conduttore, solitamente pronto a intervenire per arginare la strabordante vivacità della comica, non ha battuto ciglio, approvando ogni punto della sua peculiare invettiva. 

Nella lettera la Littizzetto smaschera le ipocrisie di un ipotetico evasore fiscale, aggiungendo ad ogni passaggio i suoi coloriti e sempre fantasiosi insulti: “Amico strafottente che guadagni più che bene ma non vuoi sborsare un euro. Avvoltoio spolpa ossi, pidocchio che succhi il sangue altrui. Posso dire cosa penso di te? Penso che non sei furbo, sei str… Quello che fai si chiama furto ma furto codardo, neanche rischi come quelli che rubano un motorino e magari arriva il proprietario che è campione di Kung Fu. No, tu rubi da vigliacco”.

E ancora: “Sai una persona normale quanti anni deve lavorare per guadagnare i 100mila euro che tu evadi? Per quello sei triplamente str… Perché non cacci un euro, poi però quando stai male all’ospedale pubblico ci vai, l’ospedale che ti pagano gli altri e ti lamenti pure se al Pronto Soccorso c’è coda e ti fanno aspettare e magari ti fanno pure pagare il ticket visto che hai solo la congiuntivite.

Sei str… Perché non sganci un quattrino però tuo figlio lo mandi alla scuola pubblica e ti lamenti anche dei professori, che però le tasse le pagano tutte, una per una, anche quelle che non paghi tu. E poi protesti pure perché nei bagni non c’è la carta igienica. E sai perché non c’è? Per colpa tua faccia di m… che tanto ne avresti bisogno.

La vedi la strada su cui viaggi col tuo minchia di suv? Ti faccio una rivelazione: te l’abbiamo pagata noi, lo sai? Allora raccontami di quando te la sei presa coi ladri che hanno tentato di entrare a casa tua. Hai chiamato anche la polizia, che guarda caso, anche quella ti abbiamo pagato noi, pezzo di fango. E quella volta che ti si è allagata la cantina, hai chiamato i pompieri e te l’hanno svuotata? Beh i pompieri te li abbiamo pagati noi, caro amico che hai le fattezze somatiche di un culo, ma così brutto che quando ti si avvicina al water, il water si sposta.

E quando coi soldi rubati vai alle Maldive, lo sai che il documento di identità che ti serve per andartela a spassare te l’ha fatto l’Anagrafe che paghiamo noi? Caro il mio scarto della lavorazione del letame per produrre biogas. Allora spero che tu usufruisca presto anche di un altro servizio pagato da chi paga le tasse, la galera: un bel periodo di relax non può che farti bene in cella insieme a quelli che ci sono finiti per aver rubato, magari, due polli o una bici. Così ti spiegano bene loro come funziona la vita”.

Infine un post scriptum con l’augurio più impietoso: “Spero che tua figlia si fidanzi col più bastardo capitano della Guardia di Finanza, che così ti spiega lui come funziona l’erario”.

Fonte: www.raiplay.it

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