Che tempo che fa, Mara Venier confessa: “Io e Nicola Carraro dormiamo in camere separate”

Mara Venier a Che tempo che fa: Con Nicola Carraro dormo così
Che tempo che fa, Mara Venier confessa: “Io e Nicola Carraro dormiamo in camere separate”

ROMA – Mara Venier ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa tra bicchiere di vino e messaggi in diretta parla della sua vita privata e glissa sul lavoro. La conduttrice ha svelato infatti che lei e il marito Nicola Carraro dormono in camere separate. Ma alla domanda su una nuova stagione di Domenica In la risposta è decisamente vaga.

La Venier durante l’intervista ha ricevuto messaggi da Lilli Gruber per le sue scarpe, videochiamate di Alessia Marcuzzi e il povero Fazio cerca di portare avanti la chiacchierata, mentre il pubblico in studio ride e si diverte. Parlando del rapporto col marito, con cui è sposata dal 2006, rivela: “Dormiamo in camere separate. Lui guarda la tv tutta la notte, a un volume altissimo perché è un po’ sordo. Poi d’estate tiene l’aria condizionata, cui io sono allergica. Dopo tanti anni bisogna aveva un minimo di autonomia”.

L’esperienza di Domenica In poi si è appena conclusa e la conduttrice alla domanda se stia preparando una nuova stagione del programma rimane vaga: “Se ci sto pensando? Certo che ci sto pensando. Ci stiamo pensando, ci sta pensando la Rai… Io sono grata per tutto quello che è successo. Diciamo che da qualche parte torniamo”.

Al termine dell’intervista, è stato Fazio a commuovere il suo pubblico con un messaggio per quella che è stata l’ultima puntata della stagione: “Siamo giunti alla fine di una stagione intensa, complicata ma molto vivace. Trentadue puntate insieme, una media di più di 3,8 milioni di spettatori, grazie a chi ci ha seguito, a chi ha creduto in noi. L’anno prossimo ci ritroveremo su Rai2, sembra. Al momento ho avuto un invito serio da Rai YoYo, che ringrazio. Se si tratta di Rai2, è un tasto del telecomando non è una cosa complicata. Con l’amico Freccero abbiamo fatto tante cose in passato, come Anima Mia, Quelli che il calcio e ci divertiremo comunque, l’importante è non essere considerati un problema ma una risorsa, poi il luogo non cambia”.

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