ROMA – Maradona e quel gesto dell’ombrello mostrato in diretta tv diventano un caso nazionale, scatenando un’altra bufera attorno al campione argentino. Al centro sempre l’antica disputa col fisco e con Equitalia, diretta destinataria della reazione per l’appunto andata in onda durante la trasmissione ‘Che tempo che fa’.
Il polverone unisce Fassina e Brunetta provocando la reazione di Maradona che li accusa di cercare pubblicità, ma nella serata di lunedì 21 ottobre è arrivata anche la bacchettata del premier, Enrico Letta: “Non mi è piaciuto per niente. Chi paga le tasse va rispettato e sono gli italiani onesti, mentre in molti, come Maradona, fanno il gesto dell’ombrello”.
Il caso si riverbera su Fabio Fazio, secondo il quale “era doveroso porre la domanda sul fisco, l’ombrello si poteva evitare” mentre il direttore di Rai3, Andrea Vianello, esprime rammarico per l’accaduto. Il passaggio di Maradona nella trasmissione della domenica sera finisce anche alla commissione di vigilanza della Rai per un caso definito “indecente” dal capogruppo Pdl alla camera Renato Brunetta. E attiva le verifiche del Fisco.
“Ho depositato un’interrogazione sull’episodio indecente accaduto a ‘Che tempo che fa’ – dice Brunetta – con Maradona impegnato nel gesto dell’ombrello, ed elevato così a testimonial dell’evasione fiscale. Più grave ancora è il comportamento di Fazio che gli ha approntato il palcoscenico. Se Maradona è infatti noto per le sue intemperanze, davvero offensiva è la condiscendenza manifestata dal conduttore che ha lasciato che il suo pubblico tributasse un’ovazione per quell’atto di volgare offesa, che irride la legge e gli italiani onesti”. L’interrogazione – chiude Brunetta -, chiede di far luce su eventuali compensi fatti giungere per vie traverse a Maradona e se nel contratto di Fazio esistano clausole che lo vincolino a rispettare il decoro della Rai”.
Il primo ad attaccare l’ex campione del Napoli era stato il viceministro all’Economia Stefano Fassina: “E’ un gesto da miserabile e credo che vada perseguito con grande determinazione. Funzionari di Equitalia hanno notificato nei giorni scorsi a Maradona un avviso di mora da oltre 39 milioni di euro. Farebbe bene a imparare a rispettare le leggi”.
Anche Equitalia non ha gradito definendo “assurdo quel gesto sulla tv pubblica” di fronte “a tutti quei contribuenti che non evadono il fisco pagando il canone Rai”. E ora, dopo l’avviso di mora scattato appena Maradona ha rimesso piede in Italia, sono in corso verifiche su eventuali compensi da pignorare al’ex giocatore. Il Codacons chiede di sanzionare sia Maradona sia Fazio parlando di “una pericolosa istigazione all’evasione fiscale”.
Maradona si difende contrattaccando: “Quel gesto non voleva essere offensivo, era solo sarcastico. Sono orgoglioso di essere Maradona, di amare ed essere amato dalla gente per la mia coerenza, che non è mai stata in vendita”. E replica a Fassina: “Si fa pubblicità come Equitalia. Non lo conosco e non so cosa abbia fatto per la gente. Farebbe bene a considerare miserabili tutti quelli che perseguitano gli innocenti invece di fare emergere la giustizia e la verità. Lui non si è mai interessato della mia questione, come nessun altro esponente del governo italiano”.
Infine, partito per Dubai, il “Pibe de Oro” sbatte la porta e polemizza: “Il mondo intero ormai ha capito che non sono mai stato un evasore, e che la presunta violazione fiscale originaria presupposto della richiesta di Equitalia non esiste: dovrebbe chiedermi scusa”.
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