Maria De Filippi e l’attentato di via Fauro a Maurizio Costanzo: “Pensavo fosse una caldaia”

Maria De Filippi che tempo che fa
Maria De Filippi racconta l’attentato di via Fauro

ROMA – “Non avevo capito cosa fosse successo. Pensavo fosse scoppiata una caldaia. Mio padre mi fece promettere che non sarei più salita sulla stessa auto di Maurizio. Gliel’ho promesso e non l’ho più fatto”.

Tutte le notizie di Blitzquotidiano in questa App per Android. Scaricatela qui

Tutte le notizie di Ladyblitz in questa App per Android. Scaricatela qui

Ospite a Che Tempo Che fa, Maria De Filippi ricorda l’attentato di via Fauro, a Roma. Era il 14 maggio 1993, quando una autobomba venne fatta esplodere mentre passava la Mercedes, non blindata, con a bordo Maurizio Costanzo e proprio la De Filippi.

“In macchina con me c’era anche il mio cane”, ricorda De Filippi, “istintivamente lo feci uscire, per farlo scappare lontano. Poi uscimmo dalle auto, stavamo tutti bene. Recuperai il cane e tornai a casa con l’autostop. Ero talmente convinta che fosse una caldaia che avvertii subito i miei genitori per non farli preoccupare”.

Scoperta la verità, la fase successiva fu molto difficile per la conduttrice, costretta a fare i conti con l’ansia di un nuovo attacco: “Ho avuto paura per almeno due anni. Per due anni a quella stessa ora scattavo. Ho fatto ipnosi per tornare a dormire. Io mi convinsi anche di aver visto chi fece saltare la macchina: non so se fosse vero, ma n’ero convinta. Vedo davanti agli questo ragazzo che mi fissa fuori dai Parioli e io fisso lui, magari era un ragazzo qualsiasi. Non sarei mai in grado di riconoscerlo. Non so neanche se l’ho davvero visto. Ho promesso a mio padre che non sarei più salita in auto con Maurizio e non l’ho più fatto. Non posso tradire una promessa fatta a mio padre”.

Al marito chiese di essere più cauto nelle sue trasmissioni e lui per un po’ l’ha accontentata: “Chiesi a Maurizio di non parlare più di Mafia e per un po’ non lo fece. Io fossi stata in lui non ne avrei parlato mai più. Probabilmente chi fa il giornalista ha questa spinta. Io no”.

Gestione cookie