Marrazzo reintegrato in Rai, ma niente video per l’ex governatore

Piero Marrazzo

Piero Marrazzo tornerà in Rai e questa non è una novità. La vera notizia è che all’ex governatore della Regione Lazio, colpito dallo scandalo dei transessuali,  sarà precluso il video, condizione che avrebbero posto i vertici dell’azienda. A dargli il «bentornato» tra le braccia di Mamma Rai Lucia Annunziata, domenica 2 maggio, con una intervista nel programma “In 1/2 ora” in onda su RaiTre.

Marrazzo, che si era messo in aspettativa dalla Rai quando entrò in politica, tornerà a lavorare per RaiTre tra un mese, come conferma il responsabile della rete Antonio Di Bella: «Marrazzo non sarà a capo di una struttura, rientrerà come caporedattore a disposizione del direttore. Al momento, nel palinsesto di RaiTre non sono previsti programmi con una sua presenza in video».

L’ex governatore del Lazio, secondo il recente verdetto della Cassazione sarebbe stato “vittima predestinata” di una “imboscata organizzata ai suoi danni” da alcuni carabinieri infedeli. Marrazzo, che il 3 luglio del 2009 è stato filmato da due carabinieri del Trionfale mentre era in casa della trans Natalie, pur avendo ammesso il consumo di cocaina è uscito pulito dall’inchiesta.

E Di Bella, nell’esprimergli solidarietà, dice: «Sono un suo vecchio amico. Nutro verso Piero stima e amicizia sin dai tempi in cui eravamo insieme cronisti. È una risorsa per l’azienda, nei prossimi giorni verificheremo come utilizzarlo». In settimana ci sarà l’incontro tra Marrazzo e il capo del personale Rai, Luciano Flussi. Ma il reintegro di Piero Marrazzo nei ranghi di RaiTre non sarà privo di polemiche.

Nei corridoi Rai di viale Mazzini, nei giorni scorsi, c’era già chi faceva notare che il cantante Morgan per molto meno (rilasciò un’intervista in cui faceva l’elogio della cocaina a scopo curativo) è stato escluso dalla partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo e da qualsiasi show del servizio pubblico. Antonio Verro, consigliere di amministrazione Rai (area centrodestra), pur convenendo sul fatto che «il reintegro di Piero Marrazzo è un atto dovuto» esprime delle perplessità: «Non so se è giusto che lui vada in video a raccontare la sua storia. Io sarei contro. Ma non ho tutti gli elementi, non so che ruolo svolgerà Marrazzo a RaiTre e come avverrà la sua intervista. Quindi rimetto la decisione al direttore di RaiTre, Antonio Di Bella, che mi pare abbia un grande senso di equilibrio».

Anche Giovanna Bianchi Clerici, consigliere in quota leghista, nutre dei dubbi. «Ci occuperemo del rientro in Rai di Marrazzo. Mi sembra inopportuno che torni in video con un suo programma, ma dell’intervista non so nulla. Ho solo letto delle agenzie con le sue dichiarazioni, la volontà di raccontare i punti oscuri della sua vicenda. A me sembra che occorra buon senso per riproporlo in video: anche per lui, voglio dire per la tutela personale dello stesso Marrazzo». Infine il consigliere (dell’opposizione) Nino Rizzo Nervo: «Non so cosa farà Marrazzo a RaiTre. Credo che lui stesso non volesse tornare in video. Una cosa è certa: finita l’aspettativa, come qualsiasi persona che ha fatto il parlamentare o il politico, ha diritto di rientrare in azienda».

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