ROMA – A La Zanzara su Radio 24 parla Martina Smeraldi, nome d’arte che si è data una ragazza cagliaritana di 19 anni che ha deciso di buttarsi nel mondo dei film per adulti con la scuderia di Rocco Siffredi.
“Ci penso da più di un anno – dice la 19enne – e a un certo punto ho contattato uno che ha lavorato con Rocco, Max Felicitas. Cercava delle persone per fare dei provini e gli ho risposto via Instagram. Ci siamo incontrati e abbiamo girato delle scene. Poi a Siffredi sono arrivata attraverso un’altra persona che aveva lavorato con lui. Sono molto determinata”.
Dunque ti sei avvicinata al mondo dei film a luci rosse grazie a uno il smartphone? “Sì, rispondendo a una specie di reclutamento su Instagram questa estate”. Perché? Cosa ti ha spinto di più? “Il se**o. Mi piace da pazzi. Ho sempre guardato video e mi ha sempre incuriosito”. Sempre? Da quando, hai solo 19 anni? “Guardo video da quando ho un telefonino in mano, dunque da quando avevo undici anni”. A che facoltà sei iscritta? “Scienze dei servizi giuridici, ho fatto anche qualche esame del primo anno. Non so se riuscirò a continuare, vediamo come va questa cosa del po**o”.
Hai già girato qualche scena con Rocco? “Sì, mi ha fatto fare un provino. Bellissimo, bellissimo”. Ma le sue misure sono state un trauma o no? “Ma no. Alla fine ero molto soddisfatta”. Non ti faceva male niente?: “No, no. E’ stato il top”. Cosa ti piace fare? “Sono aperta a tutto, mi piacciono molto le gang ban*. Io in mezzo con più uomini. Potrei farlo anche con dieci, perché no”.
Hai già provato nella vita privata?: “Sì, qualche anno fa, ne avevo quindici. Un’ammu**hiata”. Sei stata anche con una donna? “Sì, non ho problemi”. Ma papà e mamma?: “Diciamo che non sono contenti della mia scelta. Con mio padre non parlo più. Mamma non è contenta, ma almeno parliamo”. A che età hai lo hai fatto per la prima volta? “Il primo rapporto completo l’ho avuto a 12 anni con un ragazzo di 15”. Sei sicura allora? “Sicurissima della mia scelta. Fare l’avvocato o il notaio è troppo noioso, non mi interessa”.
