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Masterchef, 7 concorrenti in causa dopo servizio Striscia. Avvocato: Tiziana Stefanelli

di Maria Elena Perrero |10 Aprile 2015 20:28

Stefano Callegaro (Foto Lapresse)

ROMA  – Non finisce la sfida Striscia la notizia-Masterchef. Dopo le rivelazioni del programma di Antonio Ricci sul passato da chef di Stefano Callegaro, vincitore della quarta edizione di Masterchef Italia, sette concorrenti dell’ultima edizione del talent culinario di Sky hanno deciso di procedere per vie legali. Ad assisterli sarà l’avvocato Tiziana Stefanelli, vincitrice della seconda edizione di Masterchef. I sette che hanno deciso di adire le vie legali contro il programma di Sky sono Arianna Contenti, Gabriele Costantino, Fabiano Mantovan, Giuseppe Garozzo Zannini Quirini, Carmine Giovinazzo, Serena De Maio e Filippo Cassano.

“A nome di tutti i concorrenti presenti ringrazio Striscia la notizia per aver acceso il faro su questa situazione che sicuramente andrà approfondita nelle sedi opportune”, ha detto Stefanelli.

“Ognuno di noi – ha spiegato Carmine – ha tolto del tempo alla propria famiglia per partecipare a Masterchef”. “Io sono disoccupata – ha aggunto Serena – e ho usato tutti i miei risparmi per poter vivere a Milano e darmi un’opportunità”. E ancora Gabriele: “Credo che per partecipare a Masterchef ognuno di noi abbia fatto delle rinunce. Alla luce di quanto emerso penso che qualcuno ci debba delle spiegazioni”.

Da parte sua Magnolia, la casa che produce il programma, pur proseguendo le proprie verifiche per vie ufficiali, dice di sentirsi “comunque parte lesa e si riserva di prendere ogni opportuno provvedimento”.

“In merito alle accuse mosse a Stefano Callegaro, Magnolia – si legge nella nota – precisa che tutti i partecipanti di Masterchef sottoscrivono un contratto nel quale garantiscono di possedere i requisiti necessari alla partecipazione al programma. Chiunque ora e per sempre voglia gettare ombre sui meccanismi del programma o porti all’evidenza presunte mancanze relative alla trasparenza del gioco, si assume le proprie responsabilità a cui Magnolia si riserva di dare seguito nelle sedi opportune. La mancanza dei requisiti richiesti o qualunque altra supposizione devono essere ovviamente provati e , ad oggi, i dubbi mossi sulla regolarità della posizione di Stefano Callegaro non disegnano un quadro tale da poter procedere ad una squalifica, risultando incompleti e contraddittori”.

 

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