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Masterchef, prima selezione: fuori Eri e il musicista jazz Jose

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Masterchef, prima selezione: fuori Eri e il musicista jazz Jose

MILANO – Sono diciotto i concorrenti di Masterchef rimasti dopo la prima selezione della scorsa settimana. Apertura all’insegna del mistero per gli aspiranti chef che sotto la loro Mistery Box hanno trovato un numero, associato ad una delle portate consumate dai commensali che poco prima avevano consumato la loro cena su un tavolo lì vicino, e con i cui avanzi i cuochi amatoriali hanno dovuto inventarsi un nuovo piatto, con l’aggiunta di una manciata di ingredienti a scelta presi dalla dispensa. Tempo concesso per la preparazione, quarantacinque minuti.

Se ad esempio Marianna ha trovato un resto di lasagna, Simone ha potuto ‘riciclare’ del pesce al forno, altri del pesce alla griglia, crostacei, carne, ma anche risotti, e un salame di cioccolato. Alla fine dei giochi, i giudici Antonia Klugmann, Antonino Cannavacciuolo, Bruno Barbieri e Joe Bastianich hanno scelto di assaggiare i ravioli di Ludovica, gli arancini di lasagna di Marianna e il piatto di Caterina, che dal salame di cioccolato ha ricavato delle praline al caramello che hanno sbalordito Cannavacciuolo (“questo è un piatto da grande pasticcere” ha detto lo chef) e le hanno fatto vincere la prova, esonerandola così dall‘Invention Test e mettendola al sicuro dall’eliminazione.

A sorpresa, Lenka, Michele e Matteo, eliminati alle selezioni, sono stati richiamati e messi nuovamente alla prova per accedere alla cucina di Masterchef. Promossi Michele e Matteo, mentre Lenka ha dovuto abbandonare per la seconda volta il talent dei fornelli di Sky, riportando così i concorrenti a quota venti.

Un piatto crudo, ma anche cotto, croccante e leggero, è il piatto che i quattro giudici hanno chiesto di cucinare ai venti ancora in gara, per soddisfare i gusti di tutti loro. Ad aprire la danza degli assaggi è toccato questa volta a Davide che ha cucinato un baccalà, seguito da Joayda con il suo uovo in camicia che però non ha convinto, Italo con un filetto di spada e tutti gli altri a seguire, tra complimenti e dure critiche dei quattro chef.

L’Invention Test ha premiato alla fine il piatto di Alberto, nominato capitano di brigata per la prova in esterna. I peggiori sono stati invece Antonino, Francesco ed Eri. Dei tre, il grembiule ha dovuto abbandonarlo la 45enne giapponese, mentre il macellaio Antonino è stato rinviato al Pressure Test.

Per la prova in esterna, le brigate di aspiranti cuochi professionisti questa volta si sono spostati di poco per raggiungere la Chinatown milanese, a due passi dal centro città. Missione della prova, da portare a termine in due ore, convincere cento commensali cinesi con piatti classici della tradizione italiana: spaghetti alle vongole, spezzatino con patate e tiramisù per la squadra rossa, risotto allo zafferano, pollo alla cacciatora e panna cotta i blu.

La giuria popolare cinese, con voto insindacabile, ha decretato la vittoria dei Blu, costringendo così i rossi ad un Pressure Test diviso in più passaggi e dedicato ad un piatto di piccioni farciti. Ludovica, Jose, Antonino e Rocco sono i quattro finiti al ballottaggio, combattuto ancora una volta all’insegna della cucina cinese e delle quattro tipologie di ravioli secondo la tradizione di Pechino, che sono costati l’esclusione al jazzista Jose. 

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