Mediaset Espana, 2 canali dovranno chiudere. Polemiche per spot anti-sentenza

Mediaset Espana, 2 canali dovranno chiudere. Polemiche per spot anti-sentenza
Mediaset Espana, 2 canali dovranno chiudere. Polemiche per spot anti-sentenza

MADRID – Il 6 maggio due degli otto canali di Mediaset Espana dovranno chiudere i battenti insieme ad altre reti commerciali. Lo ha stabilito la Corte Suprema spagnola che ha respinto il ricorso di un gruppo di televisioni commerciali capitanate dall’azienda fondata da Silvio Berlusconi, contro la decisione del 2010, presa dall’allora governo Zapatero, sull’assegnazione dei canali digitali. Ma uno spot anti-sentenza, andato in onda su tutte le reti di Mediaset Espana, nelle ore di massimo ascolto, fa discutere perché giudicato “irrispettoso”.

Sembra un film già visto, solo che gli spagnoli fanno sul serio, a differenza dei cugini italiani, da circa un quarto di secolo impantanati nel tentativo di mandare Rete Quattro e Rai Tre sul satellite.

Il 6 maggio, questa la decisione, La Siete e la Nueve (le due reti Mediaset) dovranno spegnere le trasmissioni, insieme a Net TV, Veo Televisión, Unión de Televisiones Comerciales en Abierto (Uteca) e Atresmedia.

Mediaset controlla il 41,55% della consociata spagnola nel cui cda siedono Fedele Confalonieri (che ne è vicepresidente) e Pier Silvio Berlusconi. In totale, le reti Mediaset in Spagna (Telecinco, Cuatro, FDF, Boing, Divinity, Energy, La Siete e La Nueve) hanno un’audience giornaliera che si attesta intorno al 30%.

Nello spot si vede il cartone di una famiglia che attraversa tranquillamente la strada sulle strisce pedonali mentre c’è il verde per i pedoni. All’improvviso un’auto nera sorpassa le altre ferme e travolge la famigliola spensierata. Lo spot si chiude con la scritta “in memoria di La 7 e La 9”.

In Italia, Mediaset fece altrettanto tra settembre e ottobre 2013, all’indomani della sentenza che ha condannato Berlusconi a quattro anni di detenzione, poi diventati un anno di servizi sociali, per frode fiscale. Allora gli spot furono due e si limitavano a ad autocelebrare l’azienda, i suoi undici canali gratuiti e la sua capacità di dare lavoro agli italiani.

L’amministratore delegato di Mediaset Espana, Paolo Vasile, aveva presentato un ricorso al Tribunale, assieme alle altre reti, chiedendo di sospendere il provvedimento in quanto è pendente un ricorso presso la Corte costituzionale. Il Tribunale, invece, ha deciso diversamente, “mandando avanti” la decisione dell’attuale ministro dell’Industria, José Manuel Soria, cheè appunto l’applicazione di quanto deciso dal suo predecessore, di chiudere 9 canali di TDT.

Vasile ha definito “mostruoso” il provvedimento, aggiungendo che “per un errore formale di un Governo che non è più in carica siamo costretti a chiudere due canali”.

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