La fiction di Michelle Bonev stroncata dalla critica (e dagli ascolti)

ROMA – Michelle Bonev, regista e interprete della fiction Donne in gioco su Canale 5, è riuscita nell’intento di mettere d’accordo la critica: sul Corriere della Sera, Il Fatto Quotidiano , Il Secolo XIX, è tutto un florilegio di stroncature. La parola definitiva la mette Aldo Grasso: “Nella fiction, come nella vita, bisogna avere delle certezze. Magari negative, ma pur sempre certezze. Da ieri ne abbiamo una in più: «Donne in gioco» è la più brutta fiction mai vista da vent’anni a questa parte”.

Dragomira Boneva, in arte Michelle Bonev, è un’attrice e regista bulgara con un passato da curatrice d’immagine per Vip. Amica, ma lei dice “conoscente”, di Berlusconi, la Bonev ha partecipato ad alcune fiction italiane ed ha ricevuto un premio ad hoc al festival del cinema di Venezia nel 2010 per un film, Goodbye Mama, flop al botteghino e stroncato dalla critica. Un premio mai ricevuto prima e mai più riproposto, creato ad hoc per lei, vicina ad Agostino Saccà, dirigente Rai. Premio consegnatole, per la cronaca, dall’allora ministro Bondi con i saluti di Berlusconi.

Ecco qualche perla dalle critiche dei quotidiani. Nanni Delbecchi sul Fatto Quotidiano: “Una fiction di larghissime intese, dove tutti i luoghi comuni e le più trite ovvietà da fmeggiato riescono miracolosamente a coesistere”. Aldo Grasso sul Corriere: “Comunque, quando ci lamenteremo della fiction italiana, di come gli attori non sappiano recitare, di come gli sceneggiatori non azzecchino mai una battuta felice, di come… Ebbene, quel giorno ricordiamoci che grazie alla monoespressiva Michele Bonev abbiamo già conosciuto l’inferno del bello”.

Michele Anselmi sul Secolo XIX: “Bisogna proprio vederla, “Donne in gioco”, per capire quanto possa essere mal scritta, diretta e recitata una fiction da prima serata se non c’è un produttore coi fiocchi dietro”. E ancora, i dati non proprio brillanti: “Non proprio un successo, a scorrere i dati Auditel relativi al primo episodio: 8,62% di share, pari a 2.451.000 spettatori, niente in confronto al 17,62% di “Ballarò” e al 28,51% di Italia-Malta”.

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