Miguel Bosé sempre più negazionista: “Solo io possiedo la verità. Questa pandemia creata da miliardari psicopatici di Davos”

Miguel Bosé continua a professarsi negazionista Covid. “E lo dico a testa alta, solo io possiedo la verità”, afferma nella seconda parte della sua discussa intervista con il conduttore Jordi Evole, andata in onda domenica sera sull’emittente televisiva La Sexta.

“Non mi interessa ciò che pensano gli altri, se avessi dato peso alle parole di altri non avrei mai avuto questa carriera – ha detto il cantante – Dov’è il virus? Io non lo vedo. Questo è solo un complotto per sottomettere i popoli e vendere i vaccini, io mi sono informato e documentato. Non ci servono i vaccini, ma le cure”.

Miguel Bosé e i supermiliardari psicopatici di Davos

E ancora: “Questa falsa pandemia non è nata dalla Cina, ma da un cartello di supermiliardari psicopatici che rispondono al nome di Forum di Davos. Hanno pianificato tutto questo da 10-15 anni, basta cercare le informazioni sul web e troverete tutto”.

“Queste persone si credono padroni dell’umanità e del pianeta perché sono molto ricchi e molto arroganti. Ma vedrete: cadranno tutti, uno dopo l’altro. Politici, scienziati e imprenditori farmaceutici: non potranno più uscire di casa tranquilli. Ci sarà un’altra Norimberga e coinvolgerà tutto il sistema, da destra a sinistra. Voglio un mondo nuovo e lo avremo”.

Quando però il conduttore Evole lo invita a confrontarsi con uno scienziato, Miguel Bosé rifiuta: “Non sono un professionista, non ho le conoscenze adeguate per parlare con uno scienziato. Ma sono molto informato e sono dalla parte della verità”, ha risposto.

Miguel Bosé e la madre morta di Covid

Miguel Bosé è riapparso in tv a sei anni di distanza dall’ultima intervista sui media spagnoli. L’intervista è in realtà una lunga conversazione con l’amico Jordi Évole andata in onda in due puntate (l’11 aprile e il 18 aprile). 

Bosé insinua che sua madre Lucia Bosè, grande icona del cinema italiano, non sia morta di Covid  ma sarebbe stata sedata “a morte” dai protocolli sanitari esistenti all’inizio della pandemia in base ai quali gli anziani “non erano la priorità”.

“Sono un negazionista e lo dico a testa alta – aveva sostenuto nella scorsa puntata – La verità non è nota perché c’è un piano escogitato in modo che non si sappia. Mia madre? Non è stato il virus a ucciderla, ma qualcos’altro… Se parlassi direi cose molto pericolose per chi doveva curarla”.

Miguel Bosé e la cocaina

Nella stessa intervista Miguel Bosé ha parlato anche della sua giovinezza selvaggia segnata dall’abuso di droghe. Ha iniziato a consumare stupefacenti negli anni Ottanta dopo una delusione d’amore e ha smesso completamente solo pochi anni fa.

“Chiamai alcuni amici e dissi loro: ho bisogno di fare festa. Ricordo il primo bicchiere, e poco dopo la prima striscia di coca. Gli effetti mi durarono una settimana. Pensavo che fosse una parte necessaria, legata alla creatività”.

“Ma da un giorno all’altro le droghe smettono di essere tue alleate e diventano il tuo nemico. Fino al giorno in cui ho avuto la forza di dire basta. Non uscivo più nei locali, ma mi facevo lo stesso tutti i giorni. Sono arrivato a consumare quasi due grammi di cocaina al giorno, oltre a fumare marijuana e a prendere pastiglie. Solo sette anni fa ho smesso per sempre con tutta questa roba”.

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