Mike Bongiorno: è caccia al furgone fuggito con la salma, le indagini saranno “lunghe e complesse”

Pubblicato il 28 Gennaio 2011 - 12:49 OLTRE 6 MESI FA

ARONA (VERONA) – Il giallo del furto della salma di Mike Bongiorno dal cimitero della frazione Dagnente di Arona (Novara) potrebbe non risolversi a breve. Anzi, al momento non è neppure certo che verrà risolto, come ammoniscono alcuni precedenti di bare trafugate e mai più restituite. ”Sono indagini lunghe e complesse”, dice il Procuratore della Repubblica di Verbania, Giulia Perrotti. Più che una previsione, comunque, è una conferma dello strettissimo riserbo degli inquirenti, convinti, probabilmente, di avere a che fare con una banda di persone tutt’altro che sprovvedute.

Giovedì pomeriggio uomini della Squadra scientifica dei Carabineri sono tornati sotto il cimitero a prelevare campioni di calcinacci e materiali metallici, ai piedi del muretto da cui è stata calata la bara, tra i rovi e vicino al casotto utilizzato per riporre gli attrezzi usati per coltivare un orto vicino al camposanto. Attività di routine nell’ambito delle indagini, tanto è vero che non è stata neppure allontanata la troupe di una tv che ha ripreso i Carabinieri (in borghese) mentre facevano il loro lavoro. La Procura ha invece smentito che gli inquirenti siano già risaliti al furgone utilizzato per il trasporto della bara e che, secondo alcuni, sarebbe stato ripreso da una telecamera di una società autostradale mentre imboccava la ‘bretella’ per Milano.

Le indagini non riguarderebbero solo il Piemonte e la Lombardia, ma tutto il nord Italia, anche se neppure su questo ci sono conferme ufficiali. Nel frattempo, la famiglia rimane nel silenzio più assoluto. Parlerà, si dice, solo quando il caso sarà risolto. ”Anche oggi ho sentito il figlio di Mike, Nicolò – rivela don Mauro Pozzi, parroco di Dagnente – mi ha detto che non c’è nulla di nuovo, che restano nell’attesa che i rapitori si facciano sentire”.

Da giovedì, dopo l’assalto di giornalisti, cameraman e fotografi dei due giorni scorsi, il cimitero di Dagnente è tornato quasi alla sua quiete normale. A curiosare dove il loculo vuoto è stato coperto da un pannello in legno, sono passate poche persone. Sulla tomba profanata, neppure un fiore. A Dagnente sembrano quasi essersi rassegnati ad avere perso per sempre, anche da morto, il loro popolarissino ospite. Allo stesso tempo, sperano in una soluzione del giallo.