Nadia Toffa: "Ho ricevuto minacce di morte" Nadia Toffa: "Ho ricevuto minacce di morte"

Nadia Toffa: “Ho ricevuto minacce di morte”

Nadia Toffa: "Ho ricevuto minacce di morte"
Nadia Toffa: “Ho ricevuto minacce di morte” (Foto Instagram)

ROMA – “Ho ricevuto minacce di morte”: la Iena Nadia Toffa non ha solo dovuto combattere contro il cancro, ma anche con gli haters sui social network. E’ successo quando ha deciso di condividere la malattia con i fan: “Ma perché avrei dovuto rinunciare a essere me stessa nei momenti difficili? Perché mettere a tacere questo mio essere così estroversa, piena di voglia di vivere, di voglia di farcela e di voglia di condividere quello che mi accade? Solo per un falso pudore? Non ci sto. Rivendico il diritto di parlare apertamente della nostra malattia, che non è esibizionismo né un credersi invincibili, anzi: è un diritto a sentirsi umani. Anche fragili, ma forti nel reagire”, si è sfogata Toffa in una intervista al Corriere della Sera. 

La conduttrice racconta della prima cosa fatta quando le dissero che il cancro era tornato: “Andai a comprare un appartamento. Io adesso ho riavuto i miei capelli e sono tornata a vivere un po’ di normalità, ma presto avrò un nuovo controllo e poi un altro ancora. Puoi solo sperare di guarire. Certo, puoi ripeterti, per farti forza, che ‘è lui che deve avere paura di me’, ma la verità è che per anni e anni sarai sempre con l’ansia di ricascarci di nuovo”, ha spiegato.

“Quando seppi che il cancro era tornato costruii un’altra Nadia – ha rivelato la Iena -. Dovevo fare chemio e radio e non volevo essere vista, non tanto perché i paparazzi mi avrebbero ferita, quanto perché volevo proteggere la mia sensibilità di fronte a una cosa tanto dura. Così comprai una parrucca, un impermeabile, un maglione e mi trasformai in Silvana: lei andava a fare le cure, poi, a casa, si toglieva il travestimento e tornava Nadia. Finalmente ho potuto dirle addio: ho buttato tutto nella spazzatura e Silvana non c’è più, ciao ciao”. 

Per lei la difficoltà maggiore è stata il male fisico, “ma anche l’impotenza di fronte a certe cose che non puoi governare: se il tuo organismo non è perfettamente sano certe cure non le puoi fare. E così ti ritrovi a consultare i maggiori specialisti perché non ci sono abbastanza globuli giusti. E anche un raffreddore diventa uno spauracchio che non sai governare”.

Toffa ha raccontato di aver riscoperto le preghiere che diceva da piccola: “Sono state come un abbraccio. E ne avevo tanto bisogno”. Accanto a lei adesso c’è un uomo: “Nella mia vita c’è una sorta di compagno, o, meglio, una persona che mi sta accanto con affetto e che mi sopporta. Bene, lo sa che cosa facciamo quando ci vediamo, ogni tanto? Intrecciamo le mani e insceniamo un girotondo saltellante. Come bambini impazziti”.

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