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Naya Rivera, l’autopsia conferma che è morta annegata

L’attrice Naya Rivera è morta per annegamento. È questa la conclusione a cui è arrivata l’autopsia effettuata sul corpo dell’attrice.

Naya Rivera è scomparsa mercoledì scorso nelle acque del lago Piru, in California, e ritrovata cadavere il 13 luglio.

Il corpo è stato ritrovato grazie ad una foto che lei aveva mandato ai familiari.

Dall’immagine infatti è stato possibile vedere il punto in cui si trovava al momento dell’incidente.

I risultati dell’esame autoptico hanno confermato quanto emerso durante le indagini.

In molti nel corso avevano ipotizzato che l’ex protagonista di Glee potesse aver commesso un suicidio, mentre altri hanno addirittura immaginato che potesse essere stata drogata e uccisa.

I risultati dell’autopsia

Non ci sono lesioni traumatiche e non sono state riscontrate malattie che potrebbero aver avuto un ruolo nella morte.

I primi esami non hanno rilevato tracce di droghe o alcol nel sangue ma per la certezza definitiva si dovrà attendere i test tossicologici di routine.

L’autopsia conferma quindi lo scenario ipotizzato dagli inquirenti.

Naya Rivera sarebbe morta per mettere in salvo il figlio di 4 anni, con cui stava nuotando in acqua.

Le correnti hanno fatto allontanare l’imbarcazione noleggiata per una gita e la 33enne avrebbe speso tutte le energie per riportare il figlio a bordo.

Stremata dalla fatica non è però poi riuscita a salvarsi ed è annegata. (fonte NOVELLA2000)

 

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