L'errore del sito Netflix L'errore del sito Netflix

Netflix non funziona, down la piattaforma di streaming: “Errore dal sito”

L'errore del sito Netflix
L’errore del sito Netflix

ROMA – Netflix da alcune ore non funziona. Il colosso della tv in streaming non consente agli utenti in molti paesi, inclusa l’Italia, di accedere alla sua piattaforma, segnalando un “errore”.

Molti altri utenti riscontrano problemi di lenta connessione.

Gli utenti  stanno segnalando problemi sia con il sito che le app di Netflix per Android e iOS, ma sembra che i problemi non riguardino tutti gli utenti. Netflix ha ammesso il problema spiegando di essere al lavoro per sistemarlo.

Immediatamente centinaia di utenti, “orfani” del servizio, si sono riversati sui social network, e l’hashtag #netflixdown è entrato rapidamente fra i trend topics.

Solo un paio di giorni fa era arrivata la notizia che la piattaforma aveva fatto il pieno di abbonati ed era volata a Wall Street e grazie ai titoli saliti di oltre il 10 per cento è entrata nel club delle aziende che valgono più di 100 miliardi di dollari.

Netflix ha chiuso il quarto trimestre con 8,33 milioni di abbonati in più, di cui 6,36 milioni nuovi abbonati a livello internazionale e 1,98 milioni in più negli Stati Uniti. Dati decisamente al di sopra delle attese e che spazzano via i timori sull’effetto dell’aumento dei prezzi annunciato per i clienti americani nel corso degli ultimi tre mesi. Il gruppo, nel quarto trimestre, ha visto crescere i ricavi del 33% a 3,29 miliardi di dollari a fronte di un utile più che raddoppiato a 185,5 milioni contro i 66,7 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

Al buon andamento dei conti si accompagnano a previsioni oltre le attese e forti investimenti. Netflix prevede infatti di spendere per il 2018 fra i 7,5 e gli 8 miliardi di dollari per la produzione di contenuti originali. Per il primo trimestre dell’anno in corso sono stimati ricavi per 3,68 miliardi di dollari e nuovi abbonanti per complessivi 6,35 milioni, di cui 1,45 milioni negli Stati Uniti e 4,9 milioni all’estero.

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