Il nome della rosa, la serie Tv su Rai 1: puntate, cast, trama e streaming (foto Ansa) Il nome della rosa, la serie Tv su Rai 1: puntate, cast, trama e streaming (foto Ansa)

Il nome della rosa, la serie Tv su Rai 1: puntate, cast, trama e streaming

Il nome della rosa, la serie Tv su Rai 1: puntate, cast, trama e streaming (foto Ansa)
Il nome della rosa, la serie Tv su Rai 1: puntate, cast, trama e streaming (foto Ansa)

ROMA – Stasera, lunedì 4 marzo, andrà in onda la prima di quattro puntate della miniserie “Il nome della rosa”. Miniserie tratta, naturalmente, dal romanzo (55 milioni di copie vendute) di Umberto Eco. Romanzo da cui nel 1986 era già stato tratto un film diretto da Jean-Jacques Annaud con Sean Connery nei panni del frate Guglielmo.

La prima puntata andrà in onda alle 21,25. La puntata si potrà vedere anche in streaming sul sito ufficiale della “Rai”. Sempre sul sito della “Rai” si potranno rivedere le repliche delle puntate.

La serie, diretta da Giacomo Battiato, ha un cast internazionale che va da John Turturro, Rupert Everett (Bernardo Gui) e dal giovane attore tedesco Damien Hardung (il novizio Adso da Melk) a Greta Scarano nel doppio ruolo (Margherita compagna di Dolico e Anna la figlia salvata grazie all’intervento di Remigio da Varagine), da Piotr Adamczyk (Severino) ad Alessio Boni (Dolcino), Fabrizio Bentivoglio (il monaco converso dal passato segreto) e Roberto Herlitzka.

Dove è stata girata la serie? Il set è stato allestito a Cinecittà ma alcune scene sono state girate in Umbria e in Abruzzo.

La trama.

Nel 1327, alcuni terribili omicidi sconvolgono un’abbazia benedettina sperduta tra i monti del Nord-Italia. Nel monastero dovrà svolgersi un importante concilio francescano a cui è chiamato a partecipare il dotto frate Guglielmo da Baskerville (interpretato da John Turturro), che giunge all’abbazia insieme al suo giovane novizio, Adso da Melk. L’abate, conoscendo il passato da inquisitore di Guglielmo, gli affida il delicato caso delle morti avvenute dentro il monastero, in quanto molti sono convinti che siano state causate dalla mano del maligno e la prova è il fatto che le vittime avevano le dita e la lingua di un intenso colore nero. Guglielmo non è però convinto da questo dettaglio, e ritiene che l’assassino si trovi, in realtà, all’interno dell’abbazia.

Guglielmo , infatti, sebbene sia un uomo di fede del Medioevo, in contrasto col suo tempo, cerca sempre la spiegazione più logica e razionale, anche di fronte a quegli eventi che appaiono incontrovertibilmente frutto di forze soprannaturali.

“Ho letto il libro e l’ho trovato bellissimo – ha detto John Turturro – Ho scoperto un mondo straordinario. Il libro racconta un mondo che ha elementi estremamente attuali; è stata una grandissima esperienza. Sono rimasto commosso dalla riuscita e della grandiosità del progetto. Non ho mai visto il film con Connery anche per non farmi influenzare”.

Gestione cookie