Non è l’Arena, Scanzi: “Droga? Artista risponde della sua arte”. La Russa replica: “Mi fai schifo” VIDEO

Andrea Scanzi
Non è l’Arena, Scanzi: “Droga? Artista risponde della sua arte”. La Russa replica: “Mi fai schifo”

ROMA – Andrea Scanzi e Ignazio La Russa sono in collegamento a Non è L’Arena, il programma condotto da Massimo Giletti su La7. 

Tra il giornalista de Il Fatto Quotidiano e il senatore di Fratelli d’Italia scoppia la bagarre. Il tema della discussione è l’esclusione del cantante Morgan dal Festival di Sanremo del 2010, avvenuta a causa di una dichiarazione fatta allora da Morgan, in cui diceva di aver usato il crack per combattere la depressione (l’opinione di Scanzi, come si può leggere qui, Morgan non la condivide).

Scanzi osserva: “Quella esclusione dalla kermesse fu il trionfo dell’ipocrisia e uno degli ultimi colpi di coda del berlusconismo. Non mi risulta che Morgan abbia mai detto a tutti noi di voler essere un esempio. In più, chi se ne frega di tutto quello che fa un artista nel suo privato. Carmelo Bene diceva che ‘disquisire della vita privata equivale alla privazione della vita’”.

Il critico televisivo Riccardo Bocca, subito dopo le parole di Scanzi prende la parola e obbietta: “Nel momento in cui lo rendi pubblico, però, non è più privato”. Scanzi prosegue il suo intervento chiedendo di non essere interrotto perché ha un ritorno nell’audio molto lungo. La Russa parte col primo commento: “C’è un ritardo anche nel pensiero”.

Il giornalista continua: “A proposito di ipocrisia, ragazzi: se noi togliamo al pop e al rock l’alcol e la droga, non ci rimane niente”. “Fabrizio De Andrè – prosegue Scanzi – era un gigante. Se gli avessimo tolto l’alcol, non avrebbe scritto, per esempio, ‘Amico fragile’.  Se avessimo tolto la droga ai Led Zeppelin, non avrebbero scritto ‘Stairway to heaven’, ma ‘Finché la barca va’”.

“Io toglierei lui dalla televisione”, insorge La Russa. Il riferimento è ovviamente a Scanzi che replica: “Io la toglierei dal Parlamento. Lei è inutile da 30 anni”.

Il parlamentare del partito di Giorgia Meloni replica: “Insultami, dai, che mi piace”. Poi aggiunge: “Uno che difende la droga come motivo necessario per l’arte è una persona che mi fa schifo, che mi fa schifo, che mi fa schifo. Tre volte te l’ho detto”.

“Non difendo niente” – ribatte Scanzi – “dico che senza quel tipo di roba non avremmo avuto una certa musica. Tra 100 anni non si ricorderà nessuno di lei, i Led Zeppelin se li ricorderanno tutti. Preferisco un Jimmy Page drogato che un Ignazio La Russa sobrio”.

“Nel tuo caso, guarda, non ti ricorderanno tra tre minuti”, controbatte La Russa. “E a lei tra trenta secondi” conclude Scanzi. A seguire il video de La7 con parte dell’intervento di Scanzi. 

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