ROMA – “Ci vuole la responsabilità del sistema che lo usa”. Così Massimo Giletti ha difeso a spada tratta Fabrizio Corona. Null’ultima puntata di Non è l’Arena dedicata al ritorno in carcere dell’ex re dei paparazzi, il conduttore è andato a caccia di colpevoli, soffermandosi in particolar modo sul caso Fogli, che ha contribuito a riportare Corona in cella. Un comportamento giudicato “non congruo” dai giudici di sorveglianza che gli hanno sospeso l’affidamento terapeutico.
Ed è qui che Giletti punta espressamente il dito contro l’Isola dei Famosi e contro Alessia Marcuzzi, pur senza mai citarli. “Ma che scherziamo? – ha accusato – Un autore lo vede quello che manda in onda, un conduttore lo vede. Lo sai, sapendo anche le conseguenze nell’usare Corona in quel modo. Ci vuole la responsabilità del sistema”.
“Non sapete quanto mi sono arrabbiato con lui – ha detto ancora – ma è colpa del sistema che lo usa. E’ un’accusa che facciamo anche a noi, al sistema che lo usa e non lo protegge. Poteva dire di no, certo, io gli ho contestato questo. Ma quella pagina si poteva evitare, era registrata”.
Sistema dal quale Giletti, pur essendone parte, ci tiene a prendere le distanze. La presenza di Corona a Non è l’Arena è un’altra cosa, sostiene: “C’è modo e modo di usare la tv. Il giudice del tribunale di sorveglianza ha affermato che i pezzi che abbiamo fatto noi a Rogoredo sono importanti perché hanno una finalizzazione di quella che può essere una sua attività futura. Lasciamo perdere tutte le schifezze di certi programmi che chiamo lavanderia industriale. Ormai va di moda che uno va lì e si racconta corna, contro corna, qualsiasi roba e tutti ascoltiamo”. (fonte: Non è l’Arena)