Non è l’Arena, la madre di Fabrizio Corona: “Era una persona normale, chi lo ha rovinato”

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Non è l’Arena, la madre di Fabrizio Corona: “Era una persona normale, chi lo ha rovinato”

ROMA – Gabriella Previtera, la mamma di Fabrizio Corona è stata ospite di Massimo Giletti a Non è l’Arena, su La7, dopo che suo figlio è tornato in carcere per aver violato una serie di regole. Pochi giorni dopo il ritorno in carcere dell’ex re dei paparazzi, la giornalista ha raccontato un personaggio inedito e ha ammesso la crisi del figlio e del loro rapporto: “Prima c’era un grandissimo amore e stima reciproca… Poi ultimamente si è allontanato da me perché io rappresento per lui la sua coscienza, tutto quello che lui era, che io desideravo che fosse”.

“È come se lui mi tenesse a distanza per proteggermi. Io sono qui perché lei ha aiutato Fabrizio e ha cercato di far emergere la sua parte bella. Ha dato a lui la possibilità di fargli fare cose belle riempiendomi d’orgoglio”. Gabriella Previtera ha provato a raccontare la vera storia del figlio: “Fabrizio ha avuto una bella adolescenza, poi ha avuto un lungo periodo disastroso in cui si è perso, ma io ho la certezza che ci sarà un’altra tappa nella sia vita dove lui sarà un uomo vero e capace di essere diverso”.

Il Tribunale dovrà ora decidere se revocare o dargli un’altra possibilità. “Fino a 20 anni era un ragazzo normale, poi ha incontrato delle persone sbagliate e ha conosciuto il dio denaro”, ribadisce la Previtera sperando che il figlio in futuro possa capire come uscire dal tunnel in cui è entrato. “Non voglio che soffra ancora, deve lasciare il personaggio Corona. Fabrizio è destinato a soffrire ancora perché il suo personaggio va contro le regole e non può non osservarle, ma lui non lo capisce e non c’è nessuna possibilità di farglielo capire. Adesso che sono andata a trovarlo ha preso consapevolezza che questa volta ha esagerato ed è stato carnefice di se stesso. Lui deve essere curato, sono anni che lo dico. Non si rende conto che certi comportamenti lo portano in carcere”. (fonte: Non è l’Arena)

 

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