Intervistato da Serena Bortone, ospite nel salotto di Oggi è un altro giorno, l’attore Tony Sperandeo, noto per aver interpretato diversi cattivi, ha parlato della sua carriera:
“Ho interpretato anche il buono… Si ricordano solo le mie parte da cattivo, ho fatto “La squadra” … Ho fatto anche il prete in un film con Pieraccioni e in un altro con Marco Risi! Ormai ci sono abituato e non me la prendo, anche perché ormai non me lo dicono quasi più, ma prima ci rimanevo male”.
Tony Sperandeo e la mamma
Tony Sperandeo nasce in Sicilia, a Palermo: “Mia mamma – racconta – ha 96 anni, ringrazio mia sorella gemella che vive la e se ne occupa, io vivo a Roma per questioni di lavoro. Mio padre è morto quando avevo 17 anni per tumore alla gola e mi sono messo a lavorare. Ho cominciato a fare l’apprendista commesso, poi il rappresentante e alla fine a vendere detersivi. Nel mentre ho iniziato a fare degli spettacoli a teatro, anche in America, e lasciavo alla vendita mia madre…”.
Tony Sperandeo e le sigarette
“Ero un fumatore anche io… Sono arrivato a tre pacchetti di sigarette. Un giorno ero a casa e non sono riuscito a respirare per un minuto circa. Mi sono fatto il segno della croce e mi sono affidato a Dio, per fortuna poi il blocco si è come stappato. Dopo poco che ho ricominciato a respirare mi sono andato ad accendere una sigaretta, ma è stata l’ultima perché l’odore mi ha dato così fastidio che l’ho spenta e ora sono sette anni che non ne tocca una”.
Tony Sperandeo e il suicidio della moglie
“C’è stato anche un distacco dai miei figli, fortunatamente questo distacco non c’è più e siamo contenti di trovarci, di vederci e di parlare. Da quando è nato mio nipote Samuele, è come se l’avessi partorito io: diventare nonno è bellissimo. Sono molto apprensivo, mi preoccupo tantissimo e glielo dico. Lei aveva una forte depressione, non abbiamo saputo controllare la situazione. Ci abbiamo provato, ma io lavoravo e partivo”.